Chi sono i favoriti dei Golden Globes 2019? I pronostici di OM per il cinema

Domenica 6 gennaio c’è la cerimonia dei Golden Globes 2019, primo grande premio della stagione. Il film predestinato è "A Star is Born", con la coppia Bradley Cooper-Lady Gaga. Ma la concorrenza è agguerrita. Diretta in Italia su Sky Atlantic.

Golden Globes 2019

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Con la cerimonia dei Golden Globes 2019, che avrà luogo nella serata di domenica 6 gennaio, comincia la fase più calda della stagione dei premi del cinema statunitense che raggiungerà l’apice con gli Oscar il 24 febbraio. La 76esima edizione dei Golden Globes si svolgerà come sempre al Beverly Hilton di Beverly Hills, California, maestri di cerimonie Andy Samberg e Sandra Oh.

I circa 90 membri della giuria, giornalisti della Hollywood Foreign Press Association, assegneranno i riconoscimenti al meglio del cinema e della tv della stagione, sulle base delle nomination annunciate il 6 dicembre scorso. Il pubblico degli appassionati italiani potrà seguire la diretta dei Golden Globes 2019 su Sky Atlantic, a partire dall’una di notte circa, con la possibilità per gli abbonati Sky di assistere alla cerimonia anche in streaming sul servizio Sky Go. Il red carpet sarà visibile a tutti, a partire da mezzanotte (ora italiana), grazie alla diretta streaming su Facebook dalla pagina dei Golden Globes.

Chi sono i favoriti nelle categorie dedicate al cinema dei Golden Globes 2019? Pronostichiamo i possibili vincitori, ricordando che i Golden Globes per i premi principali distinguono tra film drammatici e commedie/musical. Il film che ha raccolto più nomination è Vice – L’uomo nell’ombra, ben 6, ma il più accreditato è A Star is Born, 5 candidature, col doppio esordio alla regia per Bradley Cooper e come protagonista per Lady Gaga. C’è un terzo incomodo, Green Book, 5 nomination, con il confronto tra il bianco Viggo Mortensen e il nero Mahershala Ali nell’America dei primi anni Sessanta.

Con quattro candidature seguono La Favorita, Il ritorno di Mary Poppins e BlacKkKlansman di Spike Lee, che non aveva una nomination dal 1990! Non dimentichiamo il film d’autore dell’anno di Alfonso Cuarón, Roma, con 3 nomination, a pari merito col primo blockbuster di colore della storia di Hollywood, Black Panther, oltre 1,3 miliardi di dollari d’incasso globali. 3 candidature anche per il dramma intimista Se la strada potesse parlare, del già premio Oscar per Moonlight Barry Jenkins. Chiude la lista dei favoriti Bohemian Rhapsody, il biopic su Freddy Mercury: due sole candidature, ma pesantissime, miglior film drammatico e migliore attore drammatico. Vediamo i pronostici nel dettaglio.

Miglior film drammatico

Il favorito: A Star is Born di Bradley Cooper
Gli altri candidati: BlacKkKlansman di Spike Lee; Black Panther di Ryan Coogler; Bohemian Rhapsody di Bryan Synger; Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins

I favoriti sono due titoli che sarebbero potuti rientrare tranquillamente nella categoria musical: cioè A Star is Born e Bohemian Rhapsody. A Star is Born è il terzo remake di un film che racconta l’essenza stessa di Hollywood: la storia di una nuova artista che ascende alle vette e dell’amante-pigmalione vecchia stella in crisi, un mix perfetto di emozioni, successo e tragedia, amore e fallimento. E infatti ha conquistato pubblico e critica a stelle e strisce. L’unico contendente è Bohemian Rhapsody. Ha avuto una gestazione tortuosa, con cambi di protagonista e regista. Si temeva il flop: invece grazie alla dedizione mimetica di Rami Malek e alla leggenda di Mercury e della musica dei Queen s’è trasformato in un blockbuster planetario da 700 milioni di dollari (in Italia è stato il film più visto del 2018).

Gli altri tre candidati dei Golden Globes 2019 attestano il cambio di passo dell’industria cinematografica hollywoodiana, che a partire dalla polemica #OscarsSoWhite lanciata nel 2016 da Spike Lee, ha cominciato a dimostrare una maggiore sensibilità verso le minoranze. Di qui un terzetto che comprende proprio Spike Lee, Black Panther e Se la strada potesse parlare. Ma gli outsider resteranno sullo sfondo. Vincerà A Star is Born: la coppia Cooper-Gaga è destinata a galoppare a gran ritmo fino agli Oscar.

Miglior film commedia o musicale

Il favorito: Green Book di Peter Farrelly
Gli altri candidati: Vice – L’uomo nell’ombra di Adam McKay; La Favorita di Yorgos Lanthimos; Crazy Rich Asians di Jon M. Chu; Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall

I giochi sono meno scontati. Cinematograficamente parlando il nostro preferito è Vice – L’uomo nell’ombra di Adam McKay – anche qui sorge qualche dubbio, va bene che il regista viene dalla commedia, ma un film sul politico Dick Cheney e sulle oscure trame del potere lo si sarebbe visto più naturalmente nella categoria drammatica. Vice però sta ricevendo un’accoglienza critica controversa, che potrebbe influenzare i giurati della HFPA. Invece è stata una sorpresa Green Book, che descrive il rapporto umano forte e contrastato tra un buttafuori italoamericano e un raffinatissimo musicista nero che gli chiede di fargli da autista per una delicata tournée nel Sud bianco e razzista. Terzo incomodo La Favorita, che ha dalla sua elementi che di solito pagano molto in queste competizioni: film in costume, gioco d’attrici di gran classe e intrighi di corte. Ma Green Book con la sua storia positiva di amicizia e superamento dei pregiudizi scalderà i cuori dei giurati.

Migliore attrice in un film drammatico

La favorita: Lady Gaga, A Star is Born
Le altre candidate: Glenn Close, The Wife – Vivere nell’ombra; Nicole Kidman, Destroyer; Melissa McCarthy, Copia originale; Rosamund Pike, A Private War

Non c’è gara: e non perché non ci siano performance interessanti, come quella di Melissa McCarthy nella parte d’una biografa truffatrice, probabilmnete la più brava del lotto. Ma stanno aspettando tutti Lady Gaga. Oltretutto ai giurati della HFPA lei piace moltissimo, già le diedero un Golden Globe nella categoria tv, per la sua interpretazione in American Horror Story.

Migliore attore in un film drammatico

Il favorito: Bradley Cooper, A Star is Born
Gli altri candidati: Rami Malek, Bohemian Rhapsody; Willem Defoe, Van Gogh – Sulle soglie dell’eternità; Lucas Hedges, Boy Erased – Vite cancellate; John David Washington, BlacKkKlansman

Testa a testa tra Bradley Cooper e Rami Malek. Gli altri sono destinati a fare da comprimari ai Golden Globes 2019, anche l’accreditato Willem Dafoe, che ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione a Venezia. Il punto qui è capire quanti premi vorranno dare a Bradley Cooper: perché se vincesse il riconoscimento come regista, perderebbe quello per l’attore. Ma la regia è fuori dalla sua portata. Quindi Bradley Cooper migliore attore. Ma Rami Malek è dietro veramente di un’incollatura.

Migliore attrice in un film commedia o musicale

La favorita: Emily Blunt, Il ritorno di Mary Poppins
Le altre candidate: Olivia Colman, La Favorita; Elsie Fisher, Eight Grade; Charlize Theron, Tully; Constance Wu, Crazy Rich Asians

Olivia Colman ha impressionato moltissimo nella parte di Anna di Gran Bretagna ne La Favorita, vincendo anche la Coppa Volpi a Venezia. È un’attrice impeccabile di cinema e tv, ha vinto un Golden Globe per la serie tv The Night Manager, sarà la regina Elisabetta II dalla terza stagione della serie Netflix The Crown. Però Emily Blunt è una stella che attende da tempo la consacrazione ed è alla quinta candidatura cinematografica ai Globes, mai vinti (ha ottenuto una sola statuetta per la serie tv Gideon’s Daughter). Ed è Mary Poppins!

Migliore attore in un film commedia o musicale

Il favorito: Christian Bale, Vice – L’uomo nell’ombra
Gli altri candidati: Lin Manuel-Miranda, Il ritorno di Mary Poppins; Robert Redford, The Old Man and the Gun; John C. Reilly, Stanlio e Ollio; Viggo Mortensen, Green Book

Viggo Mortensen si cala con dedizione nel milieu italoamericano, John C. Reilly addirittura si confronta con la leggenda Oliver Hardy, il mito di Mary Poppins non si discute, e Robert Redford è Robert Redford. Premesso questo, sappiamo tutti che il responso è indiscutibile e che per risparmiare tempo la statuetta i Golden Globes 2019 avrebbero potuto spedirla per posta settimane fa a Christian Bale per il suo impressionante Dick Chaney.

Miglior regista

Il favorito: Alfonso Cuarón, Roma
Gli altri candidati: Bradley Cooper, A Star Is Born; Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra; Peter Farrelly, Green Book; Spike Lee, BlackKklansman

Spike Lee meriterebbe un risarcimento per essere stato ignorato per decenni. Peter Farrelly ha firmato una storia di sentimenti virili che da un regista proveniente dal genere demenziale non ti aspetteresti. Dopo La grande scommessa invece abbiamo imparato a capire di cosa è capace l’ottimo Adam McKay. Bradley Cooper, infine, è il protagonista indiscusso della stagione, insieme al suo film predestinato al successo. Ma, obiettivamente, come fanno i Golden Globes 2019 a non premiare Cuarón per il raffinatissimo finto-minimalismo di Roma, che trasuda talento per la messinscena da ogni inquadratura?

Migliore attrice non protagonista

La favorita: Regina King, Se la strada potesse parlare
Le altre candidate: Amy Adams, Vice – L’uomo nell’ombra; Claire Foy, First Man; Emma Stone, La Favorita; Rachel Weisz, La favorita

Categoria affollata di candidate: Amy Adams – che ha una candidatura anche per la miniserie tv Sharp Objects, è una delle migliori attrici statunitensi oggi, ma ha già vinto due Golden Globes. Poi ci sono entrambe le comprimarie de La Favorita: ma se Emma Stone ha avuto la sua consacrazione con il troppo premiato La La Land, Rachel Weisz è ancora in attesa di fortuna. Poi c’è Regina King, che ha al suo attivo anche due nomination tv ai Golden Globes. Soprattutto se Mahershala Ali non dovesse vincere, allora i Golden Globes 2019 il riconoscimento in quota “artisti di colore” – sono ragionamenti che non ci piacciono, ma che sicuramente i giurati faranno – potrebbero assegnarlo a lei. Che lo merita pienamente.

Migliore attore non protagonista

Il favorito: Richard E. Grant, Copia originale
Gli altri candidati: Mahershala Ali, Green Book; Timothee Chalamet, Beautiful Boy; Adam Driver, BlacKkKlansman; Sam Rockwell, Vice – L’uomo nell’ombra

Mahershala Ali è lanciatissimo, ha anche vinto l’Oscar come non protagonista per Moonlight. Per quello stesso film invece i Golden Globes non vollero premiarlo, e forse stavolta vorranno ovviare all’“errore”. Il più accreditato contendente è Richard E. Grant, per quel notevole gioco d’attori che è Copia originale. Usciamo dal prevedibile – anche perché Green Book, lo diciamo a bassa voce, è sopravvalutatissimo – e prendiamo Grant.

Sinteticamente, poi, per le restanti categorie:

Migliore sceneggiatura

Il favorito: Deborah Davis e Tony McNamara, La Favorita
Gli altri candidati: Alfonso Cuarón, Roma, Barry Jenkins, Se la strada potesse parlare; Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra; Peter Farrelly, Nick Vallelonga, Brian Currie, Green Book

La sceneggiatura del film di Cuarón non è forte come la sua regia. L’alternativa a La Favorita è Green Book.

Migliore colonna sonora originale

Il favorito: Marc Shaiman, Il ritorno di Mary Poppins
Gli altri candidati: Marco Beltrami, A Quiet Place; Alexandre Desplat, Isle of Dogs; Ludwig Göransson, Black Panther; Justin Hurwitz, First Man.

Gli addetti ai lavori preferiscono il Justin Hurwitz di First Man. I giurati premieranno Mary Poppins.

Migliore canzone originale

La favorita: Shallow, A Star Is Born
Le altre candidate: All The Stars, Black Panther; Revelation, Boy Erased; Girl in the Movies, Dumplin’; Requiem for a Private War, A Private War

È già tutto deciso.

Migliore film straniero

Il favorito: Roma di Alfonso Cuarón
Gli altri candidati: Capharnaüm di Nadine Labaki; Girl di Lukas Dhont; Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck; Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda

Il solo Kore’eda, che ha vinto il festival di Cannes, ha una piccola chance contro Cuarón.

Miglior film d’animazione

Il favorito: Gli Incredibili 2
Gli altri candidati: Ralph Spacca Internet; Spider-Man: Un Nuovo Universo; Isle of Dogs; Mirai.

Spider-Man: Un Nuovo Universo sta piacendo moltissimo, ma è uscito troppo tardi per i giurati dei Golden Globes 2019. Potrebbe rimontare però in chiave Oscar.