Il giorno di Android 9 Pie definitivo su Samsung Galaxy Note 9: prime notifiche al 4 gennaio

Grande punto di svolta per il phablet, si parte dalla Germania ma presto anche in Italia?

Samsung Galaxy Note 9

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Un inizio 2019 scoppiettante per il Samsung Galaxy Note 9: Android 9 Pie e anche l’interfaccia rinnovata OneUI è in distribuzione sul phablet lanciato questa estate, nella sua versione definitiva. Dopo una fase di beta test tutto sommato abbastanza breve, la buona notizia della partenza del rilascio è giunta dal noto sito SamMobile, proprio in questi minuti.

Dove è appena partita la distribuzione di Android 9 Pie su Samsung Galaxy Note 9? La Germania si conferma, ancora una volta, vera e propria apripista delle novità software per il produttore sudcoreano. Il primato non stupisce affatto: il paese è stato il primo in Europa a beneficiare del programma di beta test sia per il phablet sia per l’altra ammiraglia Samsung Galaxy S9, dunque è più che logico un via al roll-out arta proprio da qui. I primi a ricevere l’alert della distribuzione sono  proprio coloro che hanno partecipato alla fase di test del pacchetto ma i tecnici di SamMobile confermano che la preziosa novità starebbe giungendo anche per gli utenti cosiddetti “semplici”.

Il firmware Android 9 Pie su Samsung Galaxy Note 9 definitivo è siglato con build N960FXXU2CRLT. Probabilmente sarà sempre questo il firmware che vedremo giungere anche sui dispositivi italiani: l’update, come prevedibile, include anche la patch di sicurezza del mese di gennaio, così che i possessori dello smartphone con pennino potranno godere non solo dell’ultimissima esperienza software Google ma anche della correzione di tutte le vulnerabilità scovate proprio dagli esperti di Mountain View.

Dopo il primo rilascio di Pie su Samsung Galaxy Note 9 in Germania, c’è da aspettarsi una lunga attesa per l’Italia dello stesso fondamentale firmware? Per il Samsung Galaxy S9 il nostro paese, pur non essendo stato incluso nella fase sperimentale del firmware, ha ricevuto l’aggiornamento contestualmente a paesi come la Germania e pure l’Inghilterra. Una corsia preferenziale che auspichiamo come possibile anche per il modello protagonista di questo articolo, a meno di colpi di scena imprevisti. Insomma, già nelle prossime ore o al massimo giorni, le prime notifiche potrebbero far capolino.