Per prevenire la fuoriuscita di spoiler de Il Trono di Spade 8, la produzione ha adottato misure di sicurezza senza precedenti. Copioni fasulli, scene girate due volte per sviare i curiosi, appostati nei pressi delle location mentre tentavano di fotografare il set, e ovviamente l’uso di iPad per divulgare le comunicazioni, piuttosto che l’utilizzo di un normale servizio postale. Il sistema adottato dalla security è più che lecito, dato che in passato la serie fantasy è stata spesso e volentieri vittima degli hacker online.
Gli showrunners David Benioff e DB Weiss pare siano ricorsi anche all’uso di sceneggiature in grado di autodistruggersi dopo la lettura – ma qui si finisce nell’ambito della fantascienza. Tuttavia, l’ultima follia imposta dalla produzione per evitare spoiler de Il Trono di Spade 8 ha però rischiato di danneggiare il lavoro degli attori.
Iain Glen ha dichiarato che a un certo punto la paranoia è dilagata sul set. La paura di essere esposti al pericolo spoiler ha cominciato a espandersi a macchia d’olio tra la produzione, che ha imposto misure drastiche per impedire altre perdite massicce – dopo i leak della settima stagione, finiti accidentalmente in rete prima ancora della messa in onda. C’era da immaginare che queste misure hanno reso quasi impossibile il lavoro del cast. Iain Glen ha continuato spiegando:
“Non ci era permesso di scrivere una parola su pagina: tutto è stato accessibile tramite iPad, e per accedere dovevi passare attraverso un livello diverso di sicurezza. Tutto ciò ha causato problemi agli attori”. Alla fine, comunque, tutta questa segretezza ne è valsa la pena, ha assicurato l’interprete di Ser Jorah: “Questi sei episodi sono assolutamente fenomenali”.
Senza dubbio, Il Trono di Spade 8 sarà un ultimo capitolo epico – anche se l’ex Robb Stark, Richard Madden ha confessato che non prevede un lieto fine per tutti. C’è però da chiedersi: sono state davvero necessarie queste misure di sicurezza? Soprattutto se andavano a discapito del cast? Si parla pur sempre di una serie tv (è una delle più seguite, guardate e amate al mondo, e va bene tutto), ma a giudicare da queste dichiarazioni, sembra che la produzione abbia preso troppo sul serio i film di spionaggio.