Vasco Rossi in ospedale a Bologna per i bambini ricoverati al Rizzoli: “Qui c’è la verità della sofferenza”

Anche quest'anno la visita di Vasco Rossi in ospedale a Bologna, per portare conforto ai bambini ricoverati all'Istituto Rizzoli


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Ormai è quasi una tradizione, una bella consuetudine a cui il rocker di Zocca ha abituato il suo pubblico: anche quest’anno c’è stata la consueta visita di Vasco Rossi in ospedale a Bologna, per incontrare i bambini ricoverati nei reparti di reparti di chemioterapia, ortopedia pediatrica e ortopedia oncologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Il cantautore si è presentato come sempre alla vigilia di Natale, mercoledì 19 dicembre, nell’istituto bolognese per incontrare i giovani degenti e le loro famiglie, ma anche lo staff di medici e infermieri che ogni giorno si prende cura di loro.

Come l’anno scorso, infatti, il Blasco ha partecipato all’iniziativa “Star-therapy” organizzata dall’Associazione Ansabbio, che in occasione delle feste natalizie porta diversi personaggi molto amati dal pubblico a contatto con i pazienti dei reparti più complessi per alleviare il peso della degenza.

Per Vasco Rossi, rientrato da Los Angeles per trascorrere il Natale in Italia con la famiglia, ormai è un appuntamento irrinunciabile quello con cui porta sorrisi, abbracci e parole di conforto ai piccoli pazienti in cura al Rizzoli a pochi giorni dal Natale. Secondo quanto riportato dall’Ansa il cantante è stato accolto con grande entusiasmo dai pazienti e dai loro cari, che gli hanno perfino intonato una versione corale di “Albachiara”, dedicatagli come ringraziamento per la sua visita.

A proposito della verità che è il tema del suo ultimo singolo attualmente in rotazione radiofonica e in vetta all’airplay italiano tra i brani più trasmessi, l’artista ha spiegato che ciao proprio in ospedale, stando a contatto con i malati, “si trova la verità della sofferenza“, la più difficile da digerire, ma anche quella “che fa riflettere e pensare che, in fondo, tutti i problemi che poi abbiamo tutti i giorni, sono sciocchezze in confronto a quelli che sono i problemi e le sofferenze soprattutto di questi bambini“.