Una spiegazione ai problemi Eolo delle ultime settimane: sarà davvero tutta colpa dello streaming?

Una spiegazione plausibile dopo i recenti disservizi? I dubbi correnti

Problemi Eolo

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C’è una spiegazione e magari pure una soluzione ai problemi Eolo delle ultime settimane? Da fine novembre abbiamo commentato insieme ai nostri lettori le vicende legate all’operatore con parco clienti abbastanza numeroso, soprattutto in nord Italia. Gli ultimi malfunzionamenti più vistosi si sono verificati non più tardi della giornata di ieri e fino a questo momento non era mai stato garantito un feedback ufficiale dell’azienda in merito alle anomalie: al contrario, una nota stampa del gestore è stata raccolta dal sito Varesenews. Peccato tuttavia ci lasci alquanto sbigottiti.

Per spiegare i problemi Eolo degli ultimi giorni, l’operatore fa riferimento ad un inaspettato aumento del volume di traffico generato dallo streaming. Ancora, i malfunzionamenti riguarderebbero solo una ristretta fetta di clienti del nord Italia e non si tratterebbe neanche di veri e propri down del servizio ma solo di rallentamenti nella velocità di navigazione.

Insomma, magari in prossimità delle feste natalizie, più di qualche cliente Eolo sarebbe più propenso a godersi contenuti in streaming, film a tema, serie TV di moda e pure qualche evento sportivo di troppo. Il gestore non parla di nessun guasto tecnico accorso all’infrastruttura e magari risolto ma almeno ammette quanto siano necessari nuovi interventi di crescita della rete. Si parla, più precisamente, di decine di milioni di euro di investimento e ancora una volta di un misero 3% di clienti coinvolti dalle anomalie.

Probabilmente, l’ultima dichiarazione pubblica starà un po’ stretta a non pochi clienti Eolo che ancora oggi lamentano una connessione alla rete dati a dir poco scandalosa. Non sarà di certo qualche sessione di streaming in più a far crollare il servizio dell’operatore: piuttosto gli interventi di cui si parla in riferimento agli investimenti sarebbe bene implementarli nel più breve tempo possibile. Almeno per evitare una vera e propria emorragia di clienti pronti ad optare per altre soluzioni, almeno quando possibile.