Il probabile responsabile della tragedia che si è verificata al concerto di Sfera Ebbasta a Corinaldo (Ancona) è stato identificato. Si tratta di un minore che ha introdotto nel locale Lanterna Azzurra lo spray al peperoncino per poi spruzzarlo a pochi minuti dall’inizio del concerto del trapper.
Il ragazzo, residente nella provincia di Ancona, è stato identificato grazie alle testimonianze dei presenti ma non è ancora stato interpellato dalla Procura e la sua identità è coperta dal segreto istruttorio. Per identificarlo, i carabinieri del nucleo investigativo di Ancona hanno ascoltato le testimonianze di oltre ottanta persone presenti all’evento di Sfera Ebbasta a Corinaldo (Ancora). I testimoni hanno raccontato di aver notato un ragazzo giovane, forse minorenne, con il capo nascosto dal cappuccio di una giaccone o da un cappello, visto in possesso di una bomboletta spray al peperoncino al concerto di Sfera Ebbasta.
Alcuni video hanno poi consentito di risalire alla sua immagine e, da lì, alla sua identità.
Sconosciute le motivazioni che lo avrebbero condotto ad un simile gesto. Le prime ipotesi parlano di un possibile diversivo per rubare smartphone ai suoi coetanei oppure di un gesto compiuto per un assurdo “gioco”.
L’inchiesta è seguita dal procuratore di Ancona, Monica Garulli. Il ragazzo è accusato dell’omicidio colposo di 6 persone, 5 ragazzi minorenni e una mamma di 39 anni sul luogo dell’evento come accompagnatrice di sua figlia.
L’inchiesta procede seguendo due filoni: da un lato l’identificazione del ragazzo che ha spruzzato lo spray al peperoncino al concerto di Sfera Ebbasta, dall’altro le verifiche sulla regolarità nella gestione dell’evento. L’organizzazione avrebbe venduto un totale pari a circa 1400 biglietti a fronte degli 880 posti complessivi del locale per un totale di 469 posti consentiti all’interno dell’unica dalla aperta al pubblico, quella dubita ad accogliere il concerto.
Sono in corso accertamenti sul numero di fan presenti.