Si rischiano 3 anni di reclusione con WhatsApp utilizzato male: i tipi di messaggi da evitare

Giunge dal Sud Africa un monito per chi crede di avere libertà assoluta tramite le app di messaggistica

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Potrebbe esserci in futuro una svolta legislativa estremamente interessante per quanto riguarda WhatsApp in primis, ma più in generale tutte le app di messaggistica. Come riportato di recente da bufale.net, sempre in prima linea su questioni delicate di questo tipo, è vera la notizia che giunge direttamente dal Sud Africa, dove di recente è stata approvata una legge molto importante in termini di cybersicurezza. Una sorta di monito per chi anche qui in Europa tende a lasciarsi andare in post e messaggi dai contenuti inappropriati.

Secondo le informazioni raccolte, sono tre i casi in cui si rischiano pene severe a seconda di quello che si va a postare privatamente o pubblicamente tramite app come WhatsApp e Facebook, tanto per citare le due più popolari. In primis, le nuove leggi si concentrano su quei messaggi che incitano alla violenza o al danneggiamento di beni materiali altrui. Il secondo caso è invece incentrato sull’istigazione alla violenza verso le persone.

C’è poi la terza circostanza, non meno delicata delle due precedenti. In questo caso l’obiettivo è quello di punire coloro che su WhatsApp potrebbero far girare contenuti intimi su soggetti terzi, senza l’approvazione da parte di questi ultimi. Insomma, tolleranza zero che in un futuro non così remoto potrebbe arrivare anche in Italia e nel resto d’Europa.

Insomma, lo sviluppo di WhatsApp non passa solo per questioni tecniche, come abbiamo avuto modo di riscontrare pochi giorni fa parlando del possibile approdo dell’app nel mondo dei tablet, ma anche per vicende simili a quella trattata oggi 5 dicembre. Staremo a vedere se quanto stabilito in Sud Africa avrà effetti totali, o quantomeno parziali, in Italia e nel resto d’Europa, dove sicuramente occorrono provvedimenti per limitare una libertà d’espressione che in alcuni casi tende ad andare un pochi oltre. Anche su WhatsApp.