Chi ha vinto il Trofeo FIAT Music 2018 nella finale al Teatro Ariston di Sanremo?
Da tre anni il progetto FIAT Music offre visibilità ad artisti e gruppi della nuova era e dà loro l’opportunità di far conoscere le proprie composizioni. Nella prima fase arrivano nella piccola roulotte Fiat Music Studio e farmi sentire le canzoni, chi dal vivo in acustico, chi portandomi CD o video. Qui selezioniamo quelli che poi si esibiranno dal vivo al Barone Rosso o in eventi Fiat Music live o come supporter di tour, come quello di Jovanotti 2018. Dopo questa seconda fase, selezioniamo i 12 che saliranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per contendersi il Trofeo Fiat Music, un’opera luminosa realizzata da Marco Lodola.
Tutte queste fasi, compresa l’audizione nella roulotte, sono riprese e divulgate sui miei social e pagine.
Il 16 novembre a Sanremo, accanto a me avevo tre ospiti straordinari per dare consigli ai 12 che si sono esibiti: Dolcenera, Grazia Di Michele e Carlo Marrale, fondatore e autore delle più belle canzoni dei Matia Bazar. Loro sono rimasti impressionati dalla qualità e dalla varietà di tutti quelli che si sono esibiti. Io li ascoltavo solo non esprimendo pareri, sperando di non dover essere io a scegliere il vincitore. Ma alla fine Dolcenera, Carlo e Grazia erano tutti d’accordo nel segnalare Claudia Megrè, Valeria Quarta e Kumi come possibili vincitrici, lasciando a me la scelta.
Bel casino. Con tutti gli artisti sul palco, ho chiesto loro di venire avanti. Solo allora Dolcenera mi ha fatto notare che erano tre ragazze, perché io, nel casino mentale di dover scegliere, ero da un’altra parte con i miei pensieri.
A quel punto, in ogni concorso o talent ben confezionato, io avrei dovuto creare suspense, con la telecamera che indugiava nei primi piani delle tre per carpire emozioni. Avrei dovuto aspettare per far salire la tensione. Invece ho immediatamente proclamato tutte e tre come vincitrici. Chissenefrega delle regole. Jovanotti cantava che nell’ombelico del mondo le regole non esistono, esistono solo le eccezioni. E il Teatro Ariston è l’ombelico della canzone italiana, quindi è bello portarci la trasgressione.
Impagabile è stato vedere la vera felicità di quelle tre ragazze che si abbracciavano, che innalzavano il luminoso trofeo, con anche Valeria che con le mani ha fatto il segno della vagina, alla Vasco Rossi, sancendo questo GIRL POWER.
Quando mi è venuta l’idea di farle vincere tutte e tre, ho chiamato Lodola al telefono per chiedergli se riusciva a farmi altre due opere. “Non subito però – mi ha detto – perché ho tante mostre da preparare”. Anche Lodola era felice perché, avendo assistito alla serata i sala, pure lui non avrebbe saputo chi far vincere.
In realtà, premiando Claudia Megré, Valeria Quarta e Kumi, io ho voluto premiare anche tutti gli altri, perché ognuno avrebbe meritato di vincere. E non solo The Hornets, The Spell Of Ducks, Musicomio, Nunzia Carrozza, Loqi, Ilaria Argiolas, Filippo Margheri, Dan e i suoi Fratelli e Andrea Castelfranato che si sono esibiti nella finale sul palco del Teatro Ariston, ma anche tutti quelli che sono venuti a farmi sentire i loro brani e anche chi non è venuto ma continua a comporre e a cercare di condividere la propria musica. Perché oggi, i veri eroi del mondo musicale non sono le superstar che riempiono teatri, palasport o stadi, ma quelli che ancora credono nella musica e si ostinano a farla, anche se non hanno riscontri.