Il nuovo anno che sta per arrivare potrebbe portare in dote nuovi concerti dei Guns N’ Roses nel 2019: a parlare apertamente dell’idea di continuare a calcare i palcoscenici dal vivo dopo l’enorme successo della reunion di questi ultimi anni è lo stesso cantante Axl Rose, che pare entusiasta del riscontro ottenuto con la band in giro per il mondo.
La reunion annunciata nel 2016 con la nuova formazione – sono tornati i veterani Slash e McKagan e confermati Reed, Fortus e Ferrer oltre alla sostituzione di Chris Pitman con Melissa Reese – è sfociata nel lungo Not in This Lifetime… Tour, settima tournée internazionale in carriera per la band partita nell’aprile 2016 e in via di conclusione questo mese, con l’ultima data prevista in SudAfrica, a Johannesburg, il 29 novembre, per un totale di quasi 150 date (74 solo in Nord America, 34 in Europa ed altre nel resto del mondo). Un tour dal sapore di revival che ha riguardato anche l’Italia con le date del giugno 2017 a Imola e del giugno 2018 a Firenze.
Ma i Guns N’ Roses pensano di avere ancora molto da dire e diversi palcoscenici da inaugurare. D’altronde anche la reunion di questi ultimi due anni è stata caratterizzata da diverse prime volte per il gruppo, che nonostante la lunga carriera ha ancora dei territori da scoprire in fatto di tappe dei propri tour. Dunque, perché non approfittare dell’interesse mostrato dal pubblico più e meno giovane dei Guns N’ Roses per aggiungere ulteriori appuntamenti live, magari in città mai toccate prima dai loro concerti?
Intervistato da Abu Dhabi Ignition, il frontman del gruppo ha aperto alla possibilità di nuovi concerti dei Guns N’ Roses nel 2019.
Abbiamo girato il mondo un po’ di volte, ma ci sono ancora posti in cui non abbiamo mai suonato. Quest’anno, ad esempio, abbiamo suonato per la prima volta in Islanda e a dicembre suoneremo per la prima volta alle Hawaii. Ci sono sempre posti nuovi in cui andare a suonare.
Axl Rose ha anche aggiunto chela linfa vitale per la band resta il pubblico e la voglia di soddisfarlo, perché “non importa quanti concerti fai: ogni pubblico è diverso e tu ti nutri di questo“.