Alert sulla truffa WhatsApp che sfrutta la svolta backup del 12 novembre

Si avvicinano delle scadenze e così i malintenzionati sono subito ripartiti all'attacco, secondo quanto emerso oggi

WhatsApp

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In questo periodo si parla moltissimo di WhatsApp, alla luce di nuove funzioni che stanno per entrare in gioco all’interno dell’app e alla recente introduzione degli stickers (qui le nostre ultime informazioni fornite sull’argomento). Allo stesso tempo, però, occorre tenere a mente che il mese di novembre sarà estremamente importante anche per altri motivi, considerando il fatto che la stessa app tra pochi giorni andrà incontro ad una scadenza da molti dimenticata.

Cerchiamo di andare con ordine, perché a margine delle novità che verranno ufficializzate lunedì 12 novembre sul fronte backup sembrano esserci nuove potenziali truffe all’orizzonte, pericolose soprattutto per coloro che non hanno particolare dimestichezza con questi argomenti. Vi ricordo, infatti, che dalla prossima settimana WhatsApp andrà ad eliminare tutti i vecchi file backup dove sono memorizzate conversazioni ed altri dati che avete accumulato con la popolare app di messaggistica. Almeno per quanto riguarda quelli che non ricevono aggiornamenti da almeno un anno.

Premesso che per ovviare al problema sarà sufficiente effettuare un backup manuale all’interno dell’app entro questo fine settimana, secondo quanto riportato da una fonte come Smartdroid non manca chi sta provando ad approfittare di questa situazione un pochino caotica, in relazione alla normale evoluzione dell’applicazione di messaggistica. Nel dettaglio, pare che una catena in circolazione oggi 7 novembre alimenti disinformazione sulla storia del backup, proponendo un abbonamento annuale agli utenti ignari.

Possibile che, una volta forniti i dati della propria carta di credito, il denaro venga prosciugato, nell’ambito della più classica tra le truffe WhatsApp. Pertanto, in un periodo delicato come questo, fate estrema attenzione alle notizie e ai messaggi che vi arriveranno all’interno dell’app. Avete maturato esperienze di questo tipo? Fateci sapere commentando il nostro articolo di oggi.