Avete dubbi sulla veridicità del messaggio che promette una ricarica da 20 euro per l’anniversario dei 6 anni di WhatsApp? In effetti, la questione puzza proprio di bufala. Qualora dovesse arrivarvi un annuncio di questo genere, non preoccupatevi di seguire le indicazioni contenute (l’invio del messaggio a 15 dei vostri contatti, per fare in modo di ricevere in cambio la ricarica da 20 euro): non fareste altro che aiutare a diffondere una falsa notizia.
Ormai dovremmo tutti essere abituati a prese per i fondelli simili: i canali social e quelli di messaggistica istantanei pullulano di spazzatura, con elargizioni di buoni sconto, voucher ed omaggi vari, naturalmente tutti mendaci. Lo scopo di quelli che innescano questo meccanismo malsano è solo quello di vedere sempre più diffuso questo loro messaggio (in alcuni casi, il raggiro nasconde fini ben più loschi, come l’estorsione dei dati personali, l’attivazione di servizi a pagamento non richiesti o l’appropriazione indebita di informazioni bancarie).
Vi arrivano spesso comunicazioni ispirate al modello di cui sopra? La migliore cose che potete fare è non curarvene affatto (volendo vederci chiaro, potreste anche sottoporre la cosa alla nostra attenzione), cestinare subito il messaggio e non girarlo a nessuno dei vostri contatti, per spezzare la catena, tutt’altro che produttiva. Anche oggi abbiamo ribadito che non bisogna dare credito a messaggi così filantropici, che in realtà si basano su fatti del tutto inconsistenti (restereste delusi nel credere che qualcuno, al giorno d’oggi, possa regalarvi qualcosa, senza pretendere nulla in cambio).
Con i tempi che corrono, dubitiamo che WhatsApp, così come qualsiasi altro servizio IM, possa preoccuparsi di erogarvi una ricarica da 20 euro (sulla base di cosa, poi?): state in campana e non fatevi infinocchiare, che la truffa è sempre dietro l’angolo pronta ad azzannare i più creduloni.