Un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che ha investito proprio nel corso del fine settimana il cosiddetto Huawei Mate 20 Pro. Mi riferisco naturalmente al problema del display con le sfumatura sul verde, all’altezza dei bordi laterali, di cui ho iniziato a parlarvi già nella giornata di ieri allegando anche una primissima presa di posizione da parte del colosso cinese. Ebbene, oggi 4 novembre ci sono altri importanti aspetti da dover prendere in considerazione, sia per chi ha già fatto i conti con il difetto di fabbricazione, sia per chi sta seguendo con grande interesse la vicenda prima di procedere con l’acquisto del device.
Come stanno effettivamente le cose? Al dì là della nota ufficiale che dice tutto e niente riportata ieri, qual è l’approccio di Huawei? Effettivamente, nonostante il weekend, qualche novità da condividere coi nostri lettori c’è sotto questo punto di vista, anche perché l’anomalia del display verde per Huawei Mate 20 Pro rappresenta uno di quei problemi che fa cadere tutti i vertici aziendali dal letto.
Secondo quanto ho avuto modo di raccogliere in queste ore, infatti, gli esemplari difettati non si trovano solo nel Regno Unito, ma anche in Paesi come Finlandia, Francia, Russia, Cina. I discorsi relativi alle limitazioni del bug solo per alcune varianti di Huawei Mate 20 Pro sono già andati a farsi friggere. L’anomalia non riguarda solo i single SIM con display LG, ma anche i dual sim e soprattutto anche quelli con display BOE, come del resto vi ho anticipato nella giornata di ieri.
Sia in Finlandia, sia nel Regno Unito, sono già pervenute conferme sul fatto che a tutti gli utenti con display difettoso il telefono sarà sostituito con uno nuovo. Come è normale che sia, fermo restando la solita raccomandazione di rivolgersi esclusivamente ai centri autorizzati. Solo qui, infatti, potrete richiedere la sostituzione, rifiutando proposte di riparazione da privati. Infine, fonti interne al brand asiatico fanno sapere che il difetto segnalato su Huawei Mate 20 Pro dovrebbe comparire da subito a dopo 7 giorni e tende a peggiorare con l’uso.