Non è la prima volta e non sarà l’ultima: la bufala Riccardo Capriccioli è ritornata prepotenetemente alla ribalta social, in particolar modo su Facebook, spesso veicolo di catene che viralmente si diffondono di profilo in profilo, senza che qualcuno accerti la loro reale veridicità.
A chi fa riferimento la bufala Riccardo Capriccioli? Si tratterebbe di un referente che avrebbe il compito di raccogliere le richieste di donazione sangue del gruppo B positivo a favore di un bimbo di 17 mesi affetto da una grave forma di leucemia fulminante. Il numero telefonico da contattare sarebbe il 3282694447 e come prevedibile, la domanda di aiuto avrebbe estremo carattere di urgenza. Peccato solo che la catena sia a dir poco storica e oramai da anni circoli su Facebook o anche su WhatsApp ma senza alcun fondamento di verità.
Non ci sono dubbi: non esiste alcun bimbo di 17 mesi affetto da una grave forma di meningite che ora necessita di trasfusioni e tanto più la bufala Riccardo Capriccioli fa riferimento ad un numero telefonico che non corrisponde a nessun referente addetto alla raccolta di donazioni e a nessun altro che abbia a che fare con una vicenda neanche simile a quella qui menzionata.
Il ripetersi ciclico della bufala Riccardo Capriccioli, da una parte denota il buon cuore di molti italiani che non mancano di rispondere a determinati appelli ma, allo stesso tempo, simboleggia anche la scarsa attenzione che in molti prestano alla veridicità di determinate notizie o meno. Se vogliamo trovare proprio un lato positivo alla vicenda fake, forse la stessa notizia farlocca potrebbe spingere qualcuno a riflettere sull’importanza della donazione del sangue. Se almeno qualcuno in queste ore si recherà presso un centro di raccolta, magari un’ospedale, per fare il suo atto d’amore, magari l’inutilità del messaggio virale ora in circolazione sarà in parte vanificato. Lo speriamo vivamente.