Come procede la riabilitazione di Demi Lovato, la madre racconta i progressi verso la sobrietà (video)

Procede positivamente la riabilitazione di Demi Lovato dopo l'overdose dello scorso luglio: la madre ne parla in un'intervista tv


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La riabilitazione di Demi Lovato “sta andando alla grande” e la popstar “è felice e in salute: a confermare che il recupero procede in modo eccellente è la madre della popstar, Dianna De La Garza, che ha aggiornato i fan sullo stato di salute della figlia in una recente intervista per un canale televisivo.

Demi Lovato è stata ricoverata d’urgenza in rianimazione lo scorso luglio in seguito ad un’overdose, dopo un party di compleanno organizzato da una delle ballerine del suo tour: dopo le dimissioni, su consiglio dei medici e dei familiari, ha accettato di tornare in rehab per affrontare in modo deciso i suoi problemi di dipendenza da alcool (già combattuta in passato, era sobria da sei anni prima della ricaduta) e sostanze stupefacenti.

Ora la cantante è impegnata in un lungo percorso di recupero che l’ha costretta ad annullare il suo tour mondiale a supporto dell’album Tell Me You Love Me, ma che starebbe già dando i suoi primi frutti, a giudicare dall’ottimismo delle dichiarazioni della madre, che ne ha parlato in collegamento con NewsMax Tv.

Posso dire che sta andando benissimo, è in salute e felice. Sta lavorando alla sua sobrietà e sta ricevendo l’aiuto di cui ha bisogno, e questo mi rende positiva riguardo il suo futuro e il futuro della nostra famiglia.

Parlando dell’importanza della prevenzione e del ruolo dei genitori in questi casi, Dianna De La Garza ha ricordato quanto le dipendenze siano diffuse tra i giovani e non solo, spiegando di voler usare la sua voce per battersi perché ci sia maggiore consapevolezza del problema.

Spesso non te ne accorgi e questa è la cosa spaventosa. La crisi da oppiacei in America è diffusa a livello epidemico e le persone non lo sanno finché non cominciano ad approfondire la cosa. Quando è successo a me ho cominciato a fare ricerche e capire quanto gli oppiacei stiano uccidendo i nostri figli. Credo che ogni 15 minuti qualcuno muoia di overdose e non si tratta solo di ragazzini, ma di adolescenti, di madri e di padri. (…) Sono felice di poterne parlare e di combattere questa battaglia con chiunque vorrà aiutarmi.