Vasco Rossi sullo Zingarelli 2019 per le definizioni d’autore: “spericolato” è il suo aggettivo

C'è anche la firma di Vasco Rossi sullo Zingarelli 2019 per le definizioni d'autore: il rocker reinterpreta il termine "spericolato" che ha fatto la sua fortuna


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C’è anche la firma di Vasco Rossi sullo Zingarelli 2019 per la rubrica “definizioni d’autore”: da qualche anno, infatti, il celebre vocabolario della lingua italiana ha scelto di aggiungere alle classiche definizioni delle sue voci quelle di alcune firme speciali.

Si tratta di parole reinterpretate da esponenti autorevoli della cultura e della società italiana, tra cui scrittori, artisti, filosofi, scienziati e campioni di varie discipline sportive, che si cimentano in una loro definizione di un termine in esclusiva per lo Zingarelli.

A Vasco Rossi, nemmeno a dirlo, è stato chiesto di dare la sua interpretazione dell’aggettivo “spericolato”, contenuto nel titolo e nel testo della canzone che forse più di tutte ha segnato il suo destino di cantautore e musicista, quella Vita Spericolata portata per la prima volta nel 1983 sul palco del Festival di Sanremo con un esito piuttosto deludente, visto che si classificò al penultimo posto. Ma quel flop sul palco più tradizionale d’Italia sarebbe stato il preludio ad un grande successo di pubblico che avrebbe consacrato il Blasco come la rockstar più popolare della musica italiana per i decenni successivi.

La definizione di “spericolato” di Vasco Rossi sullo Zingarelli 2019 è incentrata su elementi di filosofia misti alla personale esperienza di vita del cantautore, che dalla mancata paura del pericolo si è fatto guidare nelle scelte più importanti.

Negli ultimi anni il rocker si è avvicinato molto ai grandi pensatori dell’era moderna ed è nota la sua passione per Nietzsche, il cui approfondimento su concetti come pessimismo e nichilismo aveva ispirato il brano Dannate Nuvole del 2014. Vasco Rossi parte proprio dal filosofo e scrittore tedesco per elaborare il proprio concetto di “spericolato”, che definisce così.

Spericolato, rischioso, avventuroso. Nel senso che dice Nietzsche, vita vissuta pericolosamente e pienamente accettandone le sfide, i rischi, le fatiche, le gioie e le sofferenze. Cercare di prevenire e affrontare gli ostacoli, non evitarli. Rifiutai un lavoro sicuro in banca per inseguire il mio sogno di vivere di Musica e Parole, una vita non garantita, non omologata, indipendente. Fare cose spericolate significa fare esercizio, ripetere e imparare tecniche, rischiare ma portare sempre a casa la pelle. Con disciplina e esercizio costante, come il funambolo, il trapezista, l’atleta o il chitarrista, si arriva a fare sembrare semplice una cosa molto difficile. “Vita spericolata” al Festival di Sanremo (1983), un’autentica provocazione nel cuore del sistema della canzone italiana e uno schiaffo della nuova generazione alla platea perbenista dell’epoca.