Sarah Drew di Grey’s Anatomy devastata dal licenziamento: “Ho pianto, April e Jackson dovevano tornare insieme”

Per la prima volta Sarah Drew di Grey's Anatomy parla del licenziamento e dell'addio al suo personaggio: "April e Jackson meritavano il lieto fine"


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A tre mesi dal finale di stagione che ha segnato il suo ultimo episodio nella serie, Sarah Drew di Grey’s Anatomy parla per la prima volta del suo licenziamento, avvenuto per mere scelte creative della showrunner Krista Vernoff che ha voluto eliminare il suo personaggio per lasciare spazio a nuove storyline.

In una lunga intervista a The Hollywood Reporter, l’attrice non nasconde il dispiacere di aver dovuto svestire i panni del suo personaggio più longevo e amato, ha spiegato di aver pianto insieme ai colleghi dopo aver saputo che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato per la quindicesima stagione dopo quasi un decennio e ha aggiunto che avrebbe voluto vedere un lieto fine per April e Jackson.

Da sempre sostenitrice della coppia, la Drew non ha gradito che il suo personaggio abbia sposato un altro (l’ex fidanzato mollato all’altare proprio per Avery nella nona stagione) nel finale della quattordicesima stagione, episodio col quale si allontana dall’ospedale per mettere le sue capacità di chirurgo a servizio dei più deboli ritrovando così anche la sua fede in Dio dopo un periodo di profonda crisi delle sue convinzioni religiose.

Ero sconvolta dal fatto che Jackson e April non tornassero insieme. Pensavo che fossero destinati a tornare insieme e che si sarebbero sposati di nuovo e si sarebbero resi conto che erano stati pazzi e che sarebbe stato un lungo e lento ritorno di fiamma. Ma dopo averci pensato, c’è una vera dolcezza in quella storia della fede di April: è scappata con Jackson e l’ha amato e non si è pentita di un solo secondo di quella relazione perché ha fatto maturare il suo cuore e ha avuto con lui una bella figlia. È cresciuta come donna e come persona di fede, tutto doveva succedere, ma c’era qualcosa di bello nella storia della redenzione tra April e Matthew.

L’attrice ha poi raccontato la reazione alla comunicazione del suo licenziamento, che è arrivato a sorpresa durante le riprese della seconda parte di stagione di Grey’s Anatomy 14.

Mi è stato comunicato durante un episodio in cui stavo girando con Kevin McKidd. È stato nel pomeriggio e sono tornata alla mia roulotte, ho pianto e chiamato i miei cari. Un gruppo di persone è entrato nella mia roulotte per abbracciarmi e piangere con me e dirmi che erano così tristi che sarei andata via. Dovevo fare il secondo regista di Kevin dell’intero episodio con la speranza che avrei potuto dirigere un episodio di Grey’s, ma poi sembrava che questo non fosse più possibile (…) Ho avuto questa incredibile opportunità di crescere come regista e come artista con un regista che rispetto tanto. Non avevo nulla di cui vergognarmi e non avevo bisogno di nascondermi. Questo è quello che ho fatto: mi sono fatta viva il giorno dopo alle 6 del mattino e ho pedinato Kevin fino a quando non mi hanno chiamata nel cast di Cagney e Lacey della CBS e sono dovuta andare a girare.

Il pilot della serie non è stato poi apprezzato da CBS, che ha deciso di non produrla, facendo sì che la Drew restasse di fatto senza un ruolo per la prossima stagione tv. A consolarla, in parte, c’è la nomination agli Emmy per la web serie B-Team, spin-off di Grey’s Anatomy dedicato ai nuovi specializzandi di cui è stata regista debuttando dietro la macchina da presa: un’esperienza che apre nuove prospettive per la sua carriera.

La mia fiducia era un po’ minata dopo essere stata licenziata e la nomination mi ha fatto pensare: “Non devo preoccuparmi per nulla o perdere la fiducia in me”. Non sto solo perseguendo la mia carriera di attrice, ora sto anche camminando in questo mondo come regista e produttore. Le ultime settimane dopo i miei episodi finali sono state una bellissima rinascita e un momento davvero emozionante. Sto correndo, incontro tutti e parlo con i produttori e con i responsabili del casting di tutte le reti e gli studi e sto scoprendo che il panorama è così diverso. C’è molto più contenuto per la televisione (…) Mi sono impegnata in questa bella rinascita, realizzando che questo è un buon momento della mia vita, che non ho bisogno di essere triste e in lutto per la fine di qualcosa che è stato così bello. Posso solo alzarmi dalle ceneri in un modo più brillante. La nomination è stata una soddisfazione così profonda.

L’attrice sembra comunque tracciare un bilancio positivo dell’intera esperienza di Grey’s Anatomy, nonostante il dolore di dover dire addio ad un ruolo a cui evidentemente teneva ancora molto.

Per me è stato doloroso quando è successo, ma, a posteriori, penso che sarebbe stato difficile per me abbandonare quel lavoro. Ci sono stata per nove anni. Mi sembra giusto e mi sembra un buon momento per passare a qualcos’altro con tutto il grande amore nel mio cuore che ho per tutti e rispetto e gratitudine per quello che è stata quell’esperienza. Interpretare un personaggio per nove anni è un lungo viaggio (…) Credo che le cose accadano per una ragione e che bisogna trovare la bellezza in mezzo al dolore. Non rimpiango nulla e non ho rancore per nessuno in questa stagione della mia vita. Ho avuto una stagione profonda e incredibile della mia vita in Grey’s Anatomy. Ho potuto raccontare storie in cui credevo. Ho avuto modo di lavorare con Shonda Rhimes e Betsy Beers e di imparare dai migliori. Ho avuto modo di lavorare con un’incredibile comunità di persone con cui avrò amicizie durature. Ho avuto la possibilità di costruire una piattaforma e avere i miei figli in un ambiente in cui sono stata accudita grazie alla persona che è Shonda e a come si prende cura delle sue mamme e delle sue donne. È difficile per me dire essere arrabbiata per qualcosa.