Audio di Sweetener di Ariana Grande, nel nuovo album un pop sofisticato e sensuale

Ecco l'audio di tutti i brani di Sweetener di Ariana Grande, il nuovo album della popstar dalle sonorità sofisticate e sensuali


INTERAZIONI: 88

Al primo posto in ben 91 Paesi nel mondo a poche ore dal rilascio, Sweetener di Ariana Grande si appresta a diventare uno dei migliori esordi in classifica di questo 2018.

Attesissimo dopo l’era Dangerous Woman, funestata dall’attentato di Manchester che ha reso tristemente noto il suo nome anche a chi non conosce la scena pop contemporanea, per la venticinquenne popstar di origini italoamericane Sweetener è un ulteriore passo in avanti in una carriera a lungo sottovalutata. Per anni ad Ariana Grande non è stato riconosciuto lo status di vera e propria popstar, ma dopo il successo di pubblico e critica di Dangerous Woman, la maturità mostrata dopo la strage di Manchester e le grandi collaborazioni intraprese negli ultimi anni (da Stevie Wonder a Pharrell Williams) le aspettative sul suo conto sono notevolmente aumentate e possono dirsi decisamente soddisfatte dal nuovo album, il quarto in carriera per la cantante che è già riuscita a piazzare i precedenti lavori ai vertici della Hot 100 di Billboard.

Come prevedibile, Sweetener si conferma un disco pop dalle grandi ambizioni: pur facendo molto ricorso all’elettronica, quello di Ariana Grande vuole essere un pop sontuoso, ricercato, armonico, che fa leva sulla sua voce da soprano e su arrangiamenti ricchi di elementi differenti, tanto da rischiare di sembrare, a volte, perfino troppo opulenti.

Quasi non c’è traccia in Sweetener della deliziosa vena soul di Dangerous Woman, che era stato l’album della maturità di Ariana Grande, quello che più ne aveva messo in luce le potenzialità finora, con strepitosi duetti che ne avevano sfruttato la sua estensione e la gamma di colori della sua voce. La Grande apre ora un altro filone, sceglie un registro squisitamente pop ma lo cavalca con arrangiamenti sofisticati e sonorità più morbide rispetto a quelle delle hit precedenti. Un album stilisticamente coerente dall’inizio alla fine, che trasuda grazia e sensualità ma che certamente non è immediato come i precedenti e va ascoltato più volte per essere apprezzato.

Anticipato dai successi dei primi singoli, il sontuoso No Tears Left to Cry e il sensuale inno femminista God Is a Woman, che hanno reso abbastanza l’idea di ciò che sarebbe confluito in Sweetener, l’album si apre con lo struggente preludio Raindrops (An Angel Cried) chiaramente dedicato alla tragica esperienza di Manchester che ha inevitabilmente influenzato la lavorazione dell’album. Meno incisivi rispetto ai tanti precedenti, i duetti di questo quarto album, sia Blazed con Pharrell Williams che il già noto The Light Is Coming con Nicki Minaj suonano come occasioni sprecate, mentre appena più interessante risulta Borderline con Missy Elliott. Tra i brani che meritano di essere estratti come singoli nell’era Sweetener certamente l’orecchiabile Everytime e l’intensa Breathin, senza dubbio la traccia più affascinante e rappresentativa del nuovo album. Interessante anche la title-track, in cui sonorità vintage fanno da sfondo ad un brano che mescola rap e melodia.

Ecco l’audio di Sweetener di Ariana Grande.