Quanti connazionali sono rimasti delusi da Bixby 2.0 che ancora non parla italiano? Ieri 9 agosto è stato il grande giorno del Samsung Galaxy Note 9 ma a margine della presentazione del nuovo phablet, è stato pure lanciata la seconda versione dell’assistente vocale del produttore asiatico integrata anche nel primo smart speaker del brand, ossia Samsung Home. Un gran peccato davvero ma vediamo quali sono stati i progressi compiuti per la tecnologia.
Con Bixby 2.0 non è stato aggiunto il supporto in italiano ma neanche in nessun altra lingua (dunque la delusione non riguarda solo noi, una magra consolazione almeno). In compenso, in inglese ad esempio (come evidenziato durante l’evento Unpacked 2018 di ieri), l’assistente vocale appare molto più naturale nella sua rese e meno “robotico”. Lo strumento è anche molto più interattivo, in quanto riesce a predire anche determinate richieste e a comportarsi di conseguenza. Ad esempio, se gli chiederemo di prenotare un ristorante, sulla base delle nostre esperienze pregresse, sceglierà un locale che ha già destato il nostro gradimento e ancora ci suggerirà il numero di posti da riservare sulla base di informazioni già in suo possesso.
Peccato davvero che Bixby 2.0 non parli ancora italiano perché entro i nostri confini sarebbe stato ben utile il nuovo accessorio Samsung Home. Si tratta in tutto e per tutto dell’alter ego di Google Home, Amazon Alexa e Apple HomePod. Anche il produttore sudcoreano scende nel campo degli smart speaker che rispondono ai nostri comandi, indicandoci gli appuntamenti in calendario, fornendo notizie ed effettuando delle ricerche con delle semplici richieste vocali, magari mentre si è impegnati a fare altro. Peccato solo che per utilizzarlo in italiano bisognerà attendere ancora chissà quanto e allora le alternative concorrenti saranno decisamente più valide.
Bixby 2.0 dunque continuerà a non compendere l’italiano e il suo supporto ai Samsung GAlaxy S8, Galaxy S9, Norte 8 e naturalmente sui nuovi Note 9 non servirà a nulla. A meno che non decidiate di continuare ad utilizzarlo in inglese.