Appuntamento al 24 agosto per Bixby 2.0? Così dovrebbe essere, parlando del giorno in cui partirà la commercializzazione del Note 9, su cui l’assistente sarà chiamato ad esordire. La nuova versione dell’assistente vocale del brand asiatico, tuttavia, sembra avere ancora qualche problemino di troppo, dal momento che per niente avrebbe sorpreso in positivo a margine dell’evento di presentazione del phablet di ultima generazione, quando Ji-soo Yi ne ha iniziato a tessere le lodi citando funzionalità che dovrebbero rappresentare il minimo sindacale per un assistente virtuale che si rispetti, agli albori del 2019.
Nel corso dell’evento Bixby 2.0 è stato mostrato in esecuzione per la ricerca di eventi, di corse su Uber e per la prenotazione presso i ristoranti nelle prossimità (sempre che la cosa sia prevista dall’esercente, e nulla a che vedere con Google Duplex, che addirittura riesce a chiamare al posto dell’utente). Non delle grandissime novità, per farvela breve, per cui Ji-soo Yi ha spesse volte richiesto un applauso al pubblico. Di Bixby 2.0 era stato anche detto si sarebbe fatto notare per una migliorata reattività di risposta, cosa che non è affatto parsa durante l’evento (la stessa impressione è stata maturata dai recensori americani presenti sul posto, rimasti poco soddisfatti dall’utilizzo dell’assistente virtuale).
Basti pensare che Ji-soo Yi conclude il suo intervento affermando che sul Note 9 sarà anche possibile avvalersi di Google Assistant (cosa alquanto curiosa, specie se detta da un dirigente che dovrebbe battersi per la sponsorizzazione di un prodotto proprietario). Considerate, però, che la versione esibita ad inizio mese altro non era che una pre-release, e che sarà possibile testare la versione finale solo il 24 agosto, quando il Note 9 verrà ufficialmente lanciato sul mercato (Bixby 2.0 potrebbe essere reso disponibile anche per S8 e Note 8).
…e ancora non parla italiano… Io mi tengo il mio Google Assistant, per il resto non importa. Bixby, devices costruiti intorno ad esso, tasti dedicati e alla fine c’è stata la corsa a riprogrammare il tasto per renderlo realmente utile. Finché il supporto vocale di Bixby non raggiungerà davvero tutti i possessori dei device che lo equipaggiano, sarà solo un tentativo e uno spreco di Samsung che a noi utenti costerà sempre in termini economici e per il disagio di un device dalle capacità mozzate.