Oltre 3 milioni di multa per Vodafone, TIM, Wind Tre: minacce agli utenti morosi secondo AGCM

Lo spauracchio dell'iscrizione alla banca dati S.I.Mo.I.Tel ha convinto molti a pagare subito, anche in alcuni casi limite

AGCM

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Che multa per Vodafone, TIM e Wind Tre, non c’è che dire. Gli storici operatori italiani sono stati sanzionati duramente dall’AGCM per una loro recente condotta sviluppata ai danni di presunti clienti morosi. L’importo non è affatto esiguo e cioè nel complesso di 3,2 milioni di euro: ma cerchiamo di capire le motivazioni che hanno condotto all’intervento dell’autorità.

I tre procedimenti istruttori previsti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato riguardano delle condotte aggressive adottate da ognuno degli operatori, in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo. Sia Vodafone che TIM e  Wind Tre avrebbero inviato per un tempo non definito delle comunicazioni ai clienti, presunti morosi, con all’interno il sollecito di pagamento ma pure con la “minaccia” di iscrivere il nominativo nella banca dati S.I.Mo.I.Tel.. Quest’ultima in realtà è ancora non attiva  e nasce con l’intento di segnalare i cosiddetti morosi intenzionali a tutti gli operatori di servizi mobili, precludendoli dall’attivazione di qualsiasi altro contatto pure con la concorrenza.

Insomma, Vodafone, TIm e Wind Tre, approfittando dello spauracchio della lista nera della banca dati S.I.Mo.I.Tel. avrebbero indotto i propri clienti a pagare, anche in quei casi in cui sarebbe potuto essere contestata la cifra dovuta. La condotta risulta dunque scorretta sotto più punti di vista: prima di tutto lo strumento non è ancora attivo e pure andrebbe applicato solo su clienti morosi “seriali” e non su tutti indiscriminatamente. Tanto più, le comunicazioni giunte ai clienti, sempre secondo l’AGCM, sortivano l’effetto di minacce vere e proprie spingendo l’utente a pagare comunque, anche nei casi in cui sarebbe stato possibile mediare e spuntare uno sconto sul debito dovuto.

La multa destinata a Vodafone, TIM, WInd Tre da 3.2 milioni è così suddivisa: l’importo di 1,8 milioni di euro spetta a TIM, 800.000 euro a Vodafone e infine 600.00 a Wind Tre. Nel clima attuale di scarso apprezzamento degli operatori storici pure a fronte del nuovo arrivato Iliad,  le nuove sanzioni contribuiranno a screditare i vettori che per anni hanno dominato il settore mobile.