In guerra contro Iliad anche i sindacati: nel mirino rete, occupazione e sicurezza

Fronte comune con il nuovo quarto operatore, richiesto intervento di Di Maio e Salvini

Iliad Italia

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Nuove cocenti critiche contro Iliad: questa volta a parlare è una nota congiunta dei sindacati Slc Cigil, Fistel Cisl e Uilcom Uil nella quale ben tre aspetti dell’operato del nuovo quarto vettore italiano sono stati analizzati e duramente dibattuti. Ci riferiamo all’aspetto sicurezza legato alle Simbox ma anche alla questione occupazione e agli investimenti sulla rete per la copertura nazionale.

Come sottolinea il Corriere Comunicazioni, i sindacati sono ora più che mai compatti nel “denunciare” la portata dei cambiamenti di Iliad, attivo in Italia da fine maggio. Le sigle su riportate hanno richiesto tutte un’audizione al Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e pure al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ognuno per le sue aree di competenza. Ma quali sono i capi d’accusa contro il nuovo protagonista del mercato mobile nostrano che ha già abbondantemente superato il primo milione di clienti?

La prima critica a Iliad riguarda l’infrastruttura di rete. Secondo i sindacati Iliad non investirà abbastanza in Italia per avere copertura propria e al momento si sta comportando come operatore virtuale appoggiandosi sulla rete Wind Tre. L’operatore ha subito risposto alla nota sulla questione, ribadendo la sua intenzione di investire eccome nel nostro paese e di voler partecipare anche all’asta 5G ma in questa prima fase transitoria l’utilizzo di reti non proprietarie e fondamentale.

Ancora, i sindacati sono tornati sulla questione Simbox e sul loro non rispetto delle legge Pisanu in materia di sicurezza con la verifica “asincrona” dell’identità del richiedente di una scheda telefonica via messaggio video. Infine, in ultima battuta, non poteva mancare per i sindacati il riferimento  alla questione occupazione, pure portata a galla in settimana da un’interrogazione di Maurizio Gasparri in Senato. Quali condizioni contrattuali il vettore ha intenzione di garantire ai suoi dipendenti? Su qyest’ultima questione Iliad ha già ribadito che con il suo lancio, tra lavoratori diretti e indiretti, sono stati creati sul territorio bene 1200 nuovi posti di lavoro e gli operatori dei call center sono tutti dislocati in Italia.