Non sembra finiranno troppo presto i problemi per Iliad Italia, che, dopo la condanna del Giurì di cui vi abbiamo parlato ieri in merito alla pubblicità segnalata da TIM e Vodafone, dovrà fare i conti anche con il Codacons in merito alle condizioni contrattuali da sempre decantate dallo stesso gestore di origine transalpina.
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ci tiene a fare luce circa la clausola in base alla quale Iliad Italia dichiara invariabile la sua unica tariffa, quella che prevede, al prezzo di 5.99 euro mensili, l’ottenimento di minuti e SMS illimitati, oltre che l’erogazione di 30GB, e sostenendo quindi che risulterà la stessa per sempre. Eppure nelle condizioni generali si può chiaramente leggere della possibilità, da parte del quarto operatore nazionale, di modificare, all’occorrenza, la disciplina contrattuale.
La nota associazione dei consumatori si sta battendo affinché Iliad Italia rimuova tale clausola e specifichi all’interno delle condizioni contrattuali quel ‘per sempre’ di cui il provider si è forgiato fin dal suo primo giorno in Italia. Il Codacons dichiara anche di essere disposto ad intraprendere una controversia legale affinché quanto sopra pronunciato venga rispettato. Lo stesso mette altresì in evidenza l’applicazione, da parte di Iliad Italia, della tariffa base (di 0.90 cent/MB consumato) all’esaurimento del traffico dati disponibile, cosa che viola la delibera AGCOM 326/2010, che invece intima ai gestori telefonici di interrompere il flusso di trasmissione allo scattare dell’esaurimento del credito, senza alcun addebito o spesa aggiuntiva che debba essere sostenuta dal cliente finale.
Il quarto operatore nazionale sarà chiamato a difendersi dalle accuse, rispondendo a tutto quanto gli è stato sindacato dal Codacons, che proprio non ci sta a chiudere un occhio ed a voltarsi dall’altra parte. Come credete evolverà la questione?
Sicuramente c’è un problema economico a sfondo “mafioso” tra le compagnie telefoniche sul mercato da tempo. In questi 25 anni, la telefonia mobile Italiana, ha fatto il bello è cattivo tempo come voleva, anch’essa con promesse non mantenute e clausole poco chiare nei contratti, come viene accusato Iliad. Tengo a precisare che sono italiano per cui non difendo i francesi, ma sono contrario ai furbi! Mi è capitato più volte di passare da una compagnia all’altra perché il “per sempre” non era vero ma cambiavano le condizioni contrattuali per poi aumentare i prezzi. Quindi cara TIM e cara Vodafone non c’è nessuna differenza tra voi e iliad, ammesso che sia così! Credo che il problema primario per cui cerchino di sabotare la nuova compagnia, sia un mancato incasso di milioni di euro con la fuga degli utenti. Ricordo che poco tempo fa dalla tariffazione mensile siamo passati alla tariffazione ogni 4 settimane per cui 28 giorni, ma questo alla Codacons era sfuggito? Le connessioni ADSL fino a 100 300 500 1000 megabyte al secondo, non sono mai vere ma vengono divise tra gli utenti nelle vicinanze. Cioè se in un palazzo ci sono 4 utenti Vodafone, i 100 megabyte, vengono divisi per 4 quindi 25 megabyte al secondo, ma il costo del contratto rimane integro e, non diviso 4! Potrei fare tanti altri esempi, ma non voglio dilungarmi troppo…. tanto credo di aver reso l’idea!!
“Il quarto operatore nazionale sarà chiamato a difendersi dalle accuse, rispondendo a tutto quanto gli è stato sindacato dal Codacons, che proprio non ci sta a chiudere un occhio ed a voltarsi dall’altra parte.”
Certo, perché gli altri sn trasparenti, rispettano i contratti sottoscritti e soprattutto vengono “fortemente” multati da Codacons quando vengono scoperti!
Inutile, l’Italia è il paese dell’illegalità, se sei onesto vieni messo sotto torchio, multato, e controllato a vita finché non fai un passo falso e ti infliggono il massimo…
Vorrei tanto sapere quante bustarelle prendono questi del Codacons da Vodafone/tim/wind-tre…