I talent show secondo Vasco Rossi, dalla paura per Modena Park alla gavetta a Zocca: 2° video dell’intervista di Red Ronnie

Nella seconda parte dell'intervista a Rimini, i talent show secondo Vasco Rossi: Red Ronnie parla col rocker della gavetta a Zocca e di Modena Park


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I talent show secondo Vasco Rossi: con uno sguardo sull’attuale panorama musicale italiano invaso dai prodotti discografici frutto dei format tv prosegue il nostro viaggio tra le parole e le suggestioni del Blasco, con un nuovo video dalla lunga intervista che Red Ronnie ha realizzato durante le prove del nuovo VascoNonStop Live, il tour appena partito l’1 e 2 giugno all’Olimpico di Torino.

Vasco Rossi ha ricordato come appena un anno fa, di questi tempi, fosse impegnato nella preparazione di Modena Park, il trionfale concerto celebrativo del quarantennale di carriera che per dimensioni e importanza (l’evento live più partecipato della storia della musica) abbia rappresentato anche un enorme rischio, per se stesso e anche per il sindaco della città, che ha accolto la sfida di accogliere 225mila persone in una città che ne contiene poco più di 15mila. Il tutto in un periodo particolarmente caldo sul fronte della sicurezza, con l’attentato di Manchester al termine del concerto di Ariana Grande verificatosi poco più di un mese prima e l’allerta terrorismo più alta che mai in tutta Europa.

Il ricordo di quell’avventura eccezionale, la cui organizzazione è filata liscia tanto da diventare uno standard, un modello di sicurezza da applicare in altri casi del genere, spinge Vasco e Red ad una riflessione sulla mitridatizzazione dell’informazione rispetto agli attacchi terroristici (il rocker li definisce impropriamente “disgrazie”), spesso con l’effetto di seminare ulteriore terrore presso il pubblico per una diffusa tendenza allo sciacallaggio su ogni evento luttuoso. “Spesso trovo mia mamma preoccupata per un fatto accaduto in Cina… e le dico di preoccuparsi per quello che avviene a Zocca!” ironizza il cantautore.

Dal quarto d’ora di celebrità di wharoliana memoria degli stragisti, il discorso vira poi sulla popolarità effimera di chi la sua occasione la cerca in tv partecipando ai talent show, ben sapendo che la fama che ne deriva è piuttosto effimera.

Vasco Rossi non è contrario ai format in sé, capaci di portare alla ribalta dei buoni cantanti, piuttosto ravvisa una mancanza di autori, o meglio di interpreti capaci anche di scrivere le proprie canzoni e quindi di porre le basi per una carriera duratura che non si limiti ad un breve assaggio di gloria.

I talent tirano fuori molti talenti vocali, c’è un aumento della talentuosità dei cantanti in Italia notevole. Guarda Sanremo… Oggi cantano tutti benissimo rispetto ai cantanti degli anni ’60 ma le canzoni sono quello che contano: se ci sono le canzoni e la gente si emoziona allora tutto quadra ma se c’è il talento e la canzone non c’è… alla fine di sentire uno che canta bene non gliene frega niente a nessuno. Poi c’è una superproduzione di questi personaggi in tv ma l’importante è che quelli che vengono fuori da lì comincino a pensare che bisogna scrivere canzoni, lavorare esercitarsi sempre perché è con l’esercizio che si migliora, non è che se diventi famoso per un talent resti famoso per tutta la vita. Comunque poi a me di questo non me ne frega un cazzo, non so neanche perché ne parliamo…

In fondo, ai suoi tempi, anche Vasco ha fatto gavetta partendo da un simil-talent, ovviamente senza tv né case discografiche a stendergli un tappeto rosso.

Io ci sono andato in un talent, ho fatto l’Usignolo d’oro: io sono uscito da un talent show di Modena, solo che poi son dovuto andare a scuola perché dopo un anno era finita la festa! Un altro Vasco Rossi? Nasce tranquillamente anche oggi se uno si mette a scrivere canzoni che arrivano al cuore della gente, il problema è farlo per tanti anni. Io mi meraviglio di me, ma è che nella vita mi sono successe tante cose. Come diceva Gino Paoli: “Perché scrivo canzoni tristi? Perché quando sono felice vado fuori”. Io metto la mia rabbia nelle mie canzoni, che mi hanno salvato la vita.

Il video delle dichiarazioni di Vasco, insieme alla prima parte dell’intervista, è disponibile a questo link.