Bella Ciao ne La Casa di Carta conquista anche il Medio Oriente: la cover saudita nel video di Netflix

Grande successo per Bella Ciao ne La Casa di Carta, l'inno alla Resistenza conquista anche i paesi del Medio Oriente

Bella Ciao ne La Casa di Carta

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La scelta di inserire Bella Ciao ne La Casa di Carta come inno di una nuova “Resistenza” reinterpretata a modo loro dai protagonisti della più grande rapina della storia, quella alla Zecca di stato spagnola, ha fatto conoscere questo canto popolare partigiano in tutto il mondo. Gli ascolti in streaming del brano, nelle diverse versioni in cui è stato inciso in oltre 70 anni di storia, hanno subito un’impennata, il pubblico di mezzo mondo l’ha imparato e cantato in italiano, numerose cover (alcune anche improponibili come i remix brasiliani in stile zumba) si sono susseguite in questi mesi dopo l’esplosione della popolarità della serie grazie alla distribuzione su Netflix.

Il successo internazionale de La Casa di Carta è arrivato anche nei paesi mediorientali e dell’Africa Settentrionale, al punto che la divisione locale di Netflix ha scelto di rendere un tributo a Bella Ciao e alla serie producendo un video in cui il canto partigiano viene riproposto da popolari musicisti sauditi.

Il video è ambientato in uno sfasciacarrozze, come il settimo cruciale episodio della prima stagione in cui Il Professore, nel tentativo di occultare un indizio decisivo per incastrare la banda dei rapinatori, si prende gioco della polizia depistandola manomettendo una prova e fuggendo con un abile travestimento.

Intitolato “Bella Ciao: da Jeddah a Berlino”, il video vede protagonista il cantante Amine El Berjawi che intona in italiano il nostro inno della Resistenza accompagnato dal suonatore di oud, Faisal Salim. Girato in collaborazione tra Netflix e i fan dello show di Jeddah, con tanto di sosia del protagonista Alvaro Morte, il video è stato realizzato in un cortile di Junk trasformato in sfasciacarrozze per l’occasione.

La Casa de Papel ha sviluppato una significativa base di fan in Arabia Saudita, portando la società di intrattenimento a collaborare con i fan per creare un video che diventasse virale e desse maggiore impulso alla promozione della serie, pronta a tornare nel 2019 con la terza stagione. Ciò nonostante in alcuni Paesi mediorientali la serie non sia stata accolta solo con grandi applausi: in Turchia, ad esempio, alcuni commentatori ne hanno richiesto la censura sostenendo che il trailer de La Casa De Papel contenesse messaggi subliminali per gli oppositori del presidente Erdogan.