Il finale di Lucifer, che ci auguriamo sia solo di stagione e non di serie, è andato in onda stanotte negli Stati Uniti, lasciando tutti con l’amaro in bocca. Il grosso cliffhanger con cui si è concluso l’episodio “A Devil On My Word” merita assolutamente di avere un seguito. È stato detto fin dall’inizio. Il tema centrale della terza stagione è stato l’identità, scoprire chi siamo, qual è il piano di Dio e se siamo in grado di controllare il nostro destino. Amenadiel aveva sollevato l’ultima domanda nello scorso episodio, esortando Lucifer a credere come anche gli esseri angelici siano in dotati di libero arbitrio – e quindi avrebbero mostrato ali e volti quando e come volevano.
Amenadiel, quel percorso lo aveva concluso, ripulendo il suo nome agli occhi di Dio, e conducendo Charlotte al Paradiso. Maze e Linda, invece, riescono a ricucire la loro amicizia e lo abbiamo detto molte volte come i rapporti tra le donne di questa serie vengono sempre messi in primo piano. Per Ella, il processo di maturazione l’ha portata a smontare Pierce, colui che idolatrava, per accogliere le teorie di Lucifer, Chloe e Dan, rafforzando così l’importanza del concetto di squadra. Impossibile non sottolineare come la serie si iniziata con questo trio e si è conclusa con loro. Lucifer si è introdotto nelle vite di Chloe e Dan come un ospite indesiderato, ma col tempo ha stabilito un legame speciale con entrambi. Ognuno di loro ha un motivo preciso per volere il tenente morto: vendetta per Charlotte.
Ma se c’è qualcosa a cui non si può sfuggire, quello è il nostro destino. Pierce/Caino si era presentato come un personaggio eroico e affascinante, salvo poi svelarsi per ciò che è realmente: il primo assassino della storia. Stessa cosa per Lucifer. Angelo e diavolo capace di provare emozioni umane, nel finale di stagione scatena tutta la sua ira su Caino, in una delle sequenze sceniche più visivamente interessanti e intense dell’intera serie. Chloe deve avere in parte contribuito alla trasformazione di Lucifer nel corso di queste tre stagioni, sopratutto nell’ultima più introspettiva rispetto le precedenti; il nostro protagonista cercava un modo per raccontare alla detective tutta la verità sulla sua natura.
Nel finale di Lucifer, però, questa rivelazione arriva non come se l’aspettava. In uno scontro corpo a corpo con Pierce/Caino, diventato umano e quindi vulnerabile, il Diavolo riesce ad avere la meglio pugnalandolo al cuore. La furia dell’angelo caduto, che teme di aver perso Chloe (e quindi la persona amata), si scatena nell’istinto primordiale trasformato in omicidio. Il motivo per cui Lucifer riacquista le ali e il suo vero volto proprio in quel momento viene spiegato dallo showrunner Joe Henderson. Intervisto da TVLine, ha dichiarato che questo sarebbe stato uno dei misteri centrali della quarta stagione: “È perché ho ucciso un uomo? O perché mi è piaciuto?” e aggiunge: “Volevamo davvero che quella rivelazione arrivasse nel peggiore momento possibile per il nostro eroe. Perché ora spera di essere una persona migliore, ma parte di lui dice, sei esattamente chi sei sempre stato.” Biblicamente parlando, la dualità di Lucifer sta proprio in questo, e perciò lo rende più vicino a un essere umano di chiunque altro essere angelico. Per Chloe, un’ipotetica quarta stagione esplorerà la sua relazione sia personale che professionale con il nostro eroe. Non deve essere facile scoprire di aver lavorato e di essersi innamorata proprio del Diavolo.
Henderson non sembra aver esaurito le idee. Infatti Fox deve ancora mandare in onda i due episodi inediti tagliati dalla seconda stagione, ma al momento il network non sembra intenzionato a trasmetterli. Il cast, intanto, supportato dai fan continua a mandare avanti la campagna social #SaveLucifer e #PickUpLucifer, nella speranza che qualche network accolga le loro richieste. Al momento gli studios Warner Bros., produttori della serie, sono in trattative con diverse compagnie, tra cui DC Universe, la piattaforma streaming, vicina al lancio.
