La trama è già nota da qualche settimana, ma le prime foto promozionali e il promo del finale di Grey’s Anatomy 14 regalano un’anteprima di ciò che il pubblico vedrà nell’ultimo episodio della stagione.
La conclusione del quattordicesimo capitolo del medical drama si preannuncia agrodolce: dopo che April è riuscita a salvarsi da un drammatico incidente stradale e Arizona ha scelto di trasferirsi a New York per stare con sua figlia e aprire lì un centro di prevenzione della mortalità delle neomamme con la sua mentore Nicole Herman, resta soltanto da dire addio ai due personaggi col finale di stagione.
Se per Arizona si preannuncia un’uscita di scena tutto sommato all’insegna della positività, per April il congedo potrebbe essere più doloroso. Non è ancora chiaro cosa la spingerà a lasciare l’ospedale di Seattle, probabilmente qualche conseguenza della sua esperienza di quasi-morte e il legame finora segreto con l’ex fidanzato Matthew.
Le foto dal finale di Grey’s Anatomy 14, l’episodio numero 24 dal titolo All of Me in onda su ABC il 17 maggio, ritraggono proprio April con un’espressione intensa e triste a confronto con Arizona. Il contesto è però quello di una festa, ovvero l’atteso matrimonio di Alex e Jo, che convolano a nozze dopo aver superato i numerosi ostacoli che le ultime due stagioni hanno messo sulla loro strada. La festa di nozze si svolgerà, pare, in un giardino. Ma ad attirare l’attenzione sono le facce di Alex, Jo e Meredith (ma anche quelle di Andrew DeLuca e lo specializzando Casey Parker) di fronte a qualcosa che evidentemente li spaventa: qualcuno si sente male durante la cerimonia?
Alle nozze saranno presumibilmente presenti tutti i medici del Grey Sloan e anche diversi specializzandi: nelle foto si intravedono ad esempio Jackson, Carina e Andrew DeLuca, Richard Webber e Catherine Avery, Owen, ma anche le nuove matricole e la piccola Sofia, figlia di Arizona e Callie.
Il promo di Grey’s Anatomy 14×24 è invece all’insegna della leggerezza: Alex e Jo restano chiusi in un capanno mentre sono attesi all’altare: riusciranno a pronunciare i voti?
