The Big Bang Theory accusata di “maschilismo nerd” contro le donne: la parola di due ricercatrici

Una coppia di ricercatrici accusa The Big Bang Theory e il suo essere una serie "nerd maschilista" che sminuisce il contributo delle donne in ambito scientifico.

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La serie The Big Bang Theory non piace a tutti. Secondo il libro Toxic Geek Masculinity in Media: Sexism, Trolling, and Identity Politics,  scritto da due ricercatrici esperte di comunicazione, Bridget Blodgett e Anastasia Salter, la longeva comedy targata CBS sminuirebbe l’approccio delle donne in ambito scientifico.

In particolare, le due affermano che Leonard, Sheldon e i suoi amici avrebbero veicolato un messaggio sbagliato ai propri telespettatori, mettendo invece in risalto un nuovo tipo di “mascolinità nerd”. Per supportare la loro tesi, la Blodgett e la Salter hanno citato The Big Bang Theory perché, secondo la coppia di studiose, la comedy è diventata l’esempio perfetto di come l’egemonia nerd – composta prepotentemente da uomini bianchi – abbia influenzato la nostra cultura.

Digital Spy ha riportato un estratto del libro in cui si legge:

“La mascolinità nerd, con la sua assenza di qualità iper-maschile, e la sua apparente associazione ai tratti femminili, è vista come un’emarginata, ma questa dicotomia è falsa. Invece, la mascolinità nerd non è nient’altro che l’evoluzione del maschilismo in generale, specialmente in una cultura dove lo sviluppo tecnologico e la cultura nerd è vista come un tratto dominante positivo, non negativo.”

Le due studiose menzionano un episodio di The Big Bang Theory, in cui questa superiorità nerd è messa in evidenza. Nella sesta stagione, Sheldon, Leonard e Howard visitano la vecchia scuola di quest’ultimo con l’intento di incoraggiare le donne a intraprendere una carriera scientifica. Ad un certo punto dell’episodio, Howard ammette di aver partecipato solo per sedurre le giovani matricole. Quando però i ragazzi falliscono nella loro missione scientifica, decidono di rivolgersi ad Amy e Bernadette. Le due menti brillanti appaiono con indosso abiti da principesse Disney (Biancaneve e Cenerentola), un particolare che fa sorridere i fan, ma incupisce la Blodgett e la Salter, perché l’immagine ridurrebbe le donne a uno stereotipo.

In realtà, Amy e Bernadette sono le uniche che riescono ad incoraggiare le studentesse a interessarsi alla scienza: le due spiegano che dovrebbero esserci più donne nel loro campo, perché le persone guardano più all’aspetto fisico che al potere del proprio cervello.