Bilancio di fine marzo sulle rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre con fatturazione mensile

Esaminiamo le singole reazione ufficializzate ad oggi dagli operatori dopo la nota ufficiale AGCOM

Rimodulazioni TIM

INTERAZIONI: 7

Abbiamo vissuto una settimana ricca di novità per quanto concerne le rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre, al punto che dopo il nostro ultimo aggiornamento ho deciso di condividere coi nostri lettori il punto della situazione fresco di giornata oggi 30 marzo. Di recente, infatti, AGCOM ha ammonito tutti gli operatori per aver adottato in simbiosi un provvedimento che prevede un incremento per rinnovo pari all’8,6% nell’ambito del passaggio da tredici a dodici mensilità, nonostante questo non comporti un aumento sulla spesa annuale.

Più che il costo delle offerte mobili comunque cresciuto rispetto ad un anno fa (prima del passaggio alla fatturazione su quattro settimane), AGCOM non ha gradito il fatto che tutti si siano mossi allo stesso modo e fondamentalmente coi medesimi tempi, al punto da ipotizzare addirittura un tacito accordo tra le parti. Quali sono state le reazioni delle singole compagnie telefoniche? A quali tipi di rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre dovremo abituarci a partire dal mese di aprile? Proviamo a schiarirci le idee, in attesa di eventuali novità extra.

Le notizie migliori in questo contesto arrivano dalle rimodulazioni Vodafone, visto che l’operatore ha deciso di fare un passo indietro e di non implementare alcun incremento di costo passando alla fatturazione mensile. Questo comporterà un calo della spesa annuale inferiore dell’8,6% rispetto agli ultimi mesi e tariffe in linea con quelle della prima metà del 2017. Un vero e proprio “contentino”, invece, con le rimodulazioni TIM. In questo caso l’incremento finale sarà pari all’8,2%, visto che di recente l’operatore ha annunciato un abbassamento delle tariffe dello 0,4% rispetto alle precedenti disposizioni.

Infine, con le rimodulazioni Wind e Tre al momento non registriamo alcuna presa di posizione in seguito alla nota AGCOM e pertanto dobbiamo ragionare ancora sull’aumento dell’8,6%. Non si escludono comunque ulteriori novità, soprattutto per quanto riguarda le discusse rimodulazioni TIM.