Poco fa si è concluso a Parigi l’evento di presentazione dedicato ai nuovi Huawei P20 e P20 Pro, i nuovi top di gamma del produttore cinese che potrebbero fare la differenza sul mercato nel coro del 2018. Dopo aver analizzato in modo specifico il confronto a distanza con gli ultimi device di fascia alta del principale competitor Android, vale a dire i vari Samsung Galaxy S9 e Galaxy S9 Plus, ora vogliamo dare uno sguardo al recente passato. Cosa cambia nel passaggio da Huawei P10 al gioiellino appena svelato nella capitale francese? Proviamo a scoprirlo insieme.
Partiamo da un aspetto che ha un po’ deluso gli addetti ai lavori, vale a dire il processore. La transizione da Kirin 960 di Huawei P10 a Kirin 970 del nuovo Huawei P20 pare non essere all’altezza della concorrenza, al dì là delle ottimizzazioni di Android Oreo e della nuova EMUI che potrebbero dare un grosso contributo all’ultimo arrivato. Anche sul fronte batteria, se si pensa che lato hardware siamo passati appena da 3200 a 3400 mAh.
La fotocamera posteriore numeri alla mano non cambia più di tanto, con la lente principale ferma a 20 megapixel (la seconda a 12), ma la vera differenza si potrebbe fare con quella anteriore. Si passa infatti da 8 a 24 megapixel con il tanto chiacchierato Huawei P20. In questo caso vanno messe in evidenza alcune funzionalità a dir poco avanzate, come la possibilità di ritoccare il volto subito dopo aver scattato la foto, fino ad arrivare al 3D Portrait Lighting.
A fare la differenza, sul versante software, anche la 4D Predictive Focus, con cui si riuscirà a prevedere il movimento di un oggetto per una migliore messa a fuoco. Il tutto senza dimenticare il lancio con Android Oreo 8.1 presente di default ed un prezzo di listino pari a 679 euro. Per Huawei P20, dunque, in un primo momento, un costo superiore di circa 250 euro rispetto a Huawei P10.