Decisione drastica quella di Huawei e di conseguenza anche Honor: è guerra aperta contro le ROM e dunque contro le procedure di modding. Proprio da oggi 24 maggio non sarà più possibile utilizzare il servizio utile per i codici di sblocco bootloader, prima ufficiale sul sito del produttore.
L’applicazione web per i codice bootloader era già non funzionante da qualche giorno ma all’inaccessibilità, in queste ore, si è aggiunto anche una comunicazione ufficiale. Lo screen della nota, così come segnalato in prima battuta sulla community XDA-Developers è perentoria e sembra segnare una strada senza ritorno per tutti i possessori di un device prodotto dai due brand.
Huawei dichiara che per migliorare l’esperienza utente ed evitare i frequenti problemi degli user nel “flashare” le ROM, non renderà più disponibile l’applicativo per i codici di sblocco bootloader. La funzionalità non sarà in assoluto più accessibile proprio da oggi 24 maggio per tutti i device lanciati adesso, mentre per i vecchi potranno beneficiare del servizio solo per ulteriori 60 giorni e dunque due mesi.
Non ci sono dubbi sul fatto la scelta di Huawei riguardi anche Honor. D’altronde il secondo appena menzionato è un sotto brand del marchio ombrello cinese. La notizia di certo non sarà ben accolta dagli appassionati del modding che fino a questo momento hanno trovato la strada spianata verso la personalizzazione del loro device con la ROM più gradita. Se fino ad ora il produttore si è mostrato accondiscendente nello spianare la strada ai desideri dei suoi utenti, le cose ora sono cambiate.
L’impopolare scelta è destinata ad avere delle ripercussioni? Possibile che gli utenti scelgano o meno il loro smartphone Huawei o Honor sulla base della mancata funzione relativa ai codici di sblocco bootloader? L’interesse è di certo legato ad un pubblico di nicchia ma non sono affatto da sottovalutare le conseguenze della nuova strategia. Staremo a vedere.
Non ho mai considerato l’acquisto di uno Huawei proprio perché l’avversione di questo marchio verso il modding è nota da tempo, compro (e consiglio alle mie conoscenze) esclusivamente dispositivi di cui esiste la possibilità di sblocco bootloader e una certa scelta di roms alternative, questo è fondamentale per garantirsi una certa longevità di un buon modello che ci piace e va bene. Ovvio che Huawei non gradisca il modding, vuole vendere sempre di più e modding significa stagnazione del mercato del nuovo. Huawei imparerà, da questa scelta, che nessun brand è insostituibile nel mondo degli smartphone.