Quando e quali smartphone con aggiornamento Android P da Samsung, Huawei, Honor e ASUS

Un primissimo bilancio con la lista dei seri candidati a fare questo passo. Qualche esclusione eccellente, ma anche sorprese positive

Android P

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Da poche ore sono praticamente ufficiali le caratteristiche del tanto atteso aggiornamento Android P, al punto che milioni di utenti si chiedono quando e quali smartphone Samsung, Huawei, Honor e ASUS saranno compatibili con questo importante pacchetto software. Nonostante non sia prevista una rivoluzione attraverso la nuova generazione del robottino verde, la curiosità è tanta. Dopo aver analizzato la situazione coi Nexus questa mattina, vediamo come stanno le cose produttore per produttore.

Tutto nasce da uno studio condotto da una fonte che in questi anni si è rivelata molto attendibile, come The Android Soul, le cui ipotesi a mio avviso sono assolutamente realistiche. Partiamo proprio da Samsung, perché all’interno del link riportato possiamo osservare in primis i Samsung Galaxy S9, che faranno questo step nel Q1 del 2019, oltre ovviamente ai due Samsung Galaxy S8, per i quali l’appuntamento con Android P è fissato nel Q2. Manca purtroppo il Samsung Galaxy S7, come si poteva facilmente prevedere.

Passando al secondo brand più popolare in Italia, vale a dire Huawei, da notare la presenza di Huawei P10 e P10 Plus (a differenza di quanto avvenuto con P9 e P9 Plus in riferimento ad Android Oreo) entro il Q1 2019. Non ci saranno problemi per i nuovi Huawei P20, prossimi alla presentazione ufficiale, mentre sarà escluso Huawei Mate 10 Lite. Restando in casa Huawei, nessun problema per Honor 9 e Honor 9 Lite, anche qui non oltre marzo 2019.

Dedico la parentesi conclusiva all’altro produttore che sta conquistando quote di mercato importanti in Italia. L’intera gamma degli Asus ZenFone 5 riceverà l’aggiornamento Android P, mentre tra i vari Asus ZenFone 4 solo la versione Pro dovrebbe fare questo step. Al momento sono ipotesi credibili, ma non c’è nulla di ufficiale, ragion per cui invito i nostri lettori a seguire gli aggiornamenti di OptiMagazine in futuro per saperne di più su Android P. Ritenete credibile questo scenario?