L’inno nazionale di Fergie all’All-Star Game 2018 in versione sexy divide l’America tra risate e critiche (video)

La versione decisamente poco ortodossa dell'inno nazionale di Fergie all'All-Star Game non è piaciuta ai più, nonostante la pretesa di omaggiare Marvin Gaye

Video inno nazionale di Fergie all'All-Star Game

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Decisamente non è quella che si può definire un’esibizione riuscita: l’inno nazionale di Fergie all’All-Star Game di domenica 18 febbraio sarà ricordato come uno dei momenti musicali più divisivi di sempre.

La cantante dei Black Eyed Peace è stata chiamata a cantare l’inno americano in apertura del 67° All-Star Game della NBA, che ha visto la squadra capitanata da LeBron James rimontare e vincere un finale al cardiopalma.

Ma il giorno dopo, al di là del match, a far discutere è soprattutto l’esecuzione dell’inno nazionale di Fergie all’All-Star Game. Il perché è presto detto: la cantante ha voluto rendere omaggio alla bandiera con una versione languida, quasi jazz, del brano Star Spangled Banner, ma il risultato è stato controverso.

La performance, complice l’attitudine della cantante, è risultata quantomeno strana, visto che l’inno nazionale trasformato in un brano sexy è praticamente un inedito, che ha decisamente sorpreso l’intero pubblico e i giocatori dell’All Star Game portando tutti a chiedersi se il suo intento fosse serio.

Il fatto di aver reso deliberatamente sexy la ballata sacra di una nazione, tra le risate dei giocatori e le facce attonite degli spettatori presenti allo Staples Center (tra cui anche molte celebrità come Beyoncé), è valso a Fergie una valanga di critiche.

Forse il suo intento era quello di rendere omaggio a Marvin Gaye, che 35 anni fa, sempre a Los Angeles, eseguì quella che oggi viene considerata una migliori versioni di sempre dell’inno nazionale eseguito durante un evento sportivo. In quel caso l’artista scelse di calare una veste rhythm&blues su Star Spangled Banner, ma l’esito dell’esibizione di Fergie non può certo dirsi altrettanto positivo. Esagerata, volgare, pretenziosa, sono solo alcuni degli aggettivi che sui social media sono stati utilizzati per descrivere quest’azzardata performance. A poche settimane dall’esibizione minimalista di P!nk al Super Bowl sulle note dello stesso inno (con tanto di influenza), la resa bizzarra di Fergie ha certamente raggiunto l’obiettivo di far parlare di sé.

Nelle ore successive, in un comunicato apparso su TMZ, la cantante si è scusate per l’esito della sua performance.

Sono sempre stata onorata ed orgogliosa di esibirmi nell’inno nazionale e ieri sera ho voluto provare qualcosa di speciale per l’NBA. Sono una persona che artisticamente si assume dei rischi, ma chiaramente questa interpretazione non ha raggiunto lo scopo previsto. Amo questo paese e onestamente ho fatto del mio meglio.