Ariana Grande è l’Eroe dell’Anno agli NME Awards 2018 per One Love Manchester: “Lo dedico alla gente”

La popstar Ariana Grande è l'Eroe dell'Anno agli NME Awards 2018, premiata per il concerto di beneficenza One Love Manchester

il concerto One Love Manchester di Ariana Grande del 4 giugno

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Ariana Grande è l’Eroe dell’Anno per gli NME Awards 2018: la cantante di origini italoamericane è stata premiata per aver organizzato il concerto One Love Manchester, riconosciuto anche come Momento musicale dell’Anno durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta alla 02 Academy di Brixton, nel sud di Londra, la notte del 14 febbraio.

Il suo concerto di beneficenza in scena il 4 giugno del 2017, pochi giorni dopo il terribile attentato del 22 maggio a Manchester in cui sono morte 20 persone, ha riunito interpreti come Justin Bieber, Miley Cyrus, Pharrell Williams, Coldplay e Liam Gallagher, raccogliendo fondi per oltre 10 milioni di dollari devoluti dalla Croce Rossa britannica in favore delle vittime dell’attentato che ha colpito la Manchester Arena alla fine del suo concerto del Dangerous Woman Tour.

In una dichiarazione dello staff di Ariana Grande si legge la volontà della popstar di dedicare questo premio a tutte le persone che hanno reagito con forza all’ennesimo attentato nel cuore dell’Europa, che ha spezzato le vite di molti ragazzi e bambini giunti all’Arena quella sera per il suo concerto: “Apprezziamo molto tutti coloro che hanno votato stasera, ma vorrei dedicare questo premio ai veri eroi, la gente di Manchester, coraggiosi giovani uomini e donne che sono rimasti insieme“.

Solo pochi giorni fa il manager di Ariana Grande, Scooter Braun, aveva raccontato i terribili giorni seguiti all’attentato: “Quando ha scoperto che alcuni suoi fan erano morti, è diventata così… triste: ha pianto per giorni, ogni faccia che le mostravano, ogni nome le suscitava quei sentimenti… perché lei è fatta così. La cosa che ricorderò sempre è che mi ha detto: ‘Se non faccio qualcosa allora non sono chi dico di essere a queste persone’. Dopo aver incontrato la prima famiglia delle vittime, ho dovuto aiutarla. Era sconvolta e io ero perso“. Così, grazie all’aiuto di alcuni degli artisti più famosi della scena internazionale ha organizzato in pochissimi giorni il mega concerto in favore delle famiglie delle vittime e dei feriti.