Pierfrancesco Favino a Sanremo 2018 rappresenta la prima vera rivelazione del primo Festival a guida Claudio Baglioni. Il suo talento era noto, ma le sue performance sul palco hanno comunque stupito chi ancora ritiene che un uomo non sia in grado di condurre se la sua professione è un’altra.
Disteso e per niente impacciato, nonostante l’evidente emozione, Pierfrancesco Favino ha svolto il suo compito in maniera impeccabile e mantenendo perfettamente il suo ruolo.
Com’era lecito aspettarsi, ed in parte dichiarato anche da Claudio Baglioni, la conduzione è stata affidata in gran parte a Michelle Hunziker, l’unica conduttrice sul palco. Nei suoi momenti, Favino è comunque riuscito a dare il meglio di sé con un medley di grandi successi transitati per l’Ariston e nel quale non poteva mancare la presenza di Lucio Battisti.
È in Un’avventura che il pubblico è esploso, con un coro che è partito dalla galleria dell’Ariston e che Favino ha saputo gestire alla perfezione, trasformando così la sua esibizione in un piccolo omaggio a Battisti, al quale Sanremo deve molto.
La pratica del tutto programmato è quindi una scelta perfetta per questo Festival di Sanremo votato alla tradizione. Pierfrancesco Favino con un copione in mano è un fuoriclasse su qualsiasi palco, ma è a suo agio anche in momenti in cui prevale l’improvvisazione che sa gestire e portare avanti in maniera del tutto naturale.
Favino è bravo e su questo non si discute, magari avrebbe meritato un attimo di spazio in più rispetto a una conduzione nella quale è stata Michelle Hunziker a primeggiare, con Baglioni che ha invece svolto il ruolo di direttore. La prima è quindi buona, si attendono le prossime serate per confermare quanto sia stata azzeccata l’intuizione del direttore artistico che l’ha voluto al suo fianco in questa prima avventura da conduttore del Festival di Sanremo.