Foto storia di Fiorello, dal Karaoke a Edicola Fiore e il ritorno a Sanremo dopo 16 anni (video)

Con il Festival di Sanremo ha un rapporto un po’ conflittuale, ma la storia di Fiorello inizia molto prima di approdare alla celebre kermesse musicale. Classe 1960, originario di Catania, Rosario Tindaro Fiorello, in arte Fiore, nasce come intrattenitore. Inizia la sua gavetta nei villaggi turistici, cominciando come facchino di cucina e arrivando a fare il barman. Nel frattempo si cimenta come deejay e intrattiene le serate facendo piccoli spettacoli.

Termina il liceo nel 1982, non senza qualche difficoltà, successivamente decide di impegnarsi con la danza e la recitazione, e torna a fare ciò che ama maggiormente: intrattenere e far divertire il pubblico. È più o meno in quello stesso anno che svolge diversi impieghi: da deejay a improvvisatore e capo animatore nei villaggi turistici. La scala al successo sembra iniziata, e la storia di Fiorello comincia a prendere forma con l’incontro con Pippo Baudo.

Nel 1984 sostiene un provino per il programma Fantastico, ma da Baudo riceve una sonora bocciatura. Il conduttore motiva così la sua decisione: “Sei bravo, ma sei lungo. Potresti presentare Fantastico, ma qui di presentatore ci sono già io.” 

L’occasione per Fiorello arriva con Radio Deejay. Antonio Germinario, che tuttora è suo agente, gli presenta Claudio Cecchetto e decide di metterlo alla prova: le sue imitazioni in radio sono un successo e gli spalancano le porte al suo primo Festival di Sanremo come inviato. Mentre è impegnato in un servizio, viene informato che suo padre è morto di infarto. L’esperienza lo segnerà in futuro, confessando di accettare malvolentieri la sua presenza alla kermesse, anche solo come ospite.

Fiorello è stato uno dei simboli degli anni Novanta grazie alla popolare trasmissione canora Karaoke. La formula era molto semplice: si alternavano dei concorrenti che cantavano delle canzoni in karaoke, e al termine veniva votato dal pubblico il vincitore. Il programma lancia definitivamente Fiorello nella televisione, fino alla partecipazione a Sanremo 1995 con il brano “Finalmente tu”, piazzandosi poi quinto a soli 2.000 voti di distacco dal primo posto di Giorgia con “Come saprei”.

A metà degli anni Novanta la storia di Fiorello prosegue non senza qualche brusco fermo: a causa di problemi di droga, passa un periodo difficile lontano dai riflettori. Qualche anno più tardi ammetterà di aver fatto uso di cocaina. In seguito è tornato alla ribalta con alcuni varietà e la conduzione di Buona Domenica nell’edizione 1996-1997, e successivamente il Festivalbar (1998-2000).

Negli anni 2000, Fiorello si impone come mattatore serale: dal successo straordinario in Rai con Stasera pago io alla trasmissione radiofonica Viva Radio2, che conduce insieme Marco Baldini. Nel 2002 è per l’ultima volta a Sanremo in qualità di ospite; nelle edizioni successive in molti tenteranno di convincerlo a tornare sul palco dell’Ariston, ma senza successo.

Negli ultimi anni, esplode il successo sul web con Edicola Fiore. Nato come una rassegna stampa quotidiana pubblicata sul suo profilo Twitter, dove Fiorello condivide i pensieri e le opinioni degli amici dell’edicola vicino casa sua, l’Edicola si trasforma nel tempo in un programma web con commenti sulle notizie dei quotidiani, vignette divertenti, appelli per iniziative di carattere sociale, esibizioni di personaggi famosi ed emergenti e promozioni di prodotti di vario genere. Il programma chiude nel settembre 2017, poiché Fiorello annuncia di voler tornare al varietà.

La radio, però, resta la sua prima passione: il 29 gennaio di quest’anno, Fiorello ritorna a Radio Deejay con il programma Il Rosario della Sera. Nello stesso giorno del debutto radiofonico annuncia il suo ritorno shock, dopo 16 anni, come ospite al Festival di Sanremo: a convincerlo è stato il conduttore e direttore artistico Claudio Baglioni, che in diretta radio gli ha lanciato la proposta. L’attesa per la prima serata è tanta, come si deduce dal suo ultimo tweet pubblicato: