Rihanna “fa parte di un piano demoniaco di perversione”: un gruppo islamico contro il viaggio in Senegal

Un gruppo islamico tenta di impedire a Rihanna l'ingresso in Senegal, sostenendo che non possa occuparsi di educazione


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Ormai sempre più impegnata nel suo ruolo di ambasciatrice globale dell’Unicef per il diritto all’istruzione, Rihanna è attesa in Senegal il 2 e 3 febbraio, ma il suo passaggio nel paese ha suscitato molte polemiche già alla vigilia del suo arrivo.

Un gruppo islamico chiamato Anti-Franco-Maçons si è scagliato contro la cantante di ANTI e sta cercando di impedirne l’ingresso in Senegal, definendola “persona indesiderata“.

Il gruppo ha anche aggiunto che Rihanna non può mettere piede in Senegal perché “fa parte di un piano demoniaco per trasformare il paese in un centro di perversione mondiale“.

Insomma, Rihanna sarebbe una personificazione dei vizi e delle perversioni del demonio, dunque persona da allontanare e biasimare, di sicuro inadatta ad occuparsi di educazione: “Il popolo senegalese si domanda realisticamente come una figura come Rihanna possa contribuire all’educazione dei nostri figli” ha dichiarato un portavoce del gruppo in una nota inviata alla stampa.

Già attivista di Global Citizen e ambasciatrice UNICEF per il diritto all’istruzione, soprattutto quella femminile, nei paesi in via di sviluppo, Rihanna ha provato nell’ultimo anno a coinvolgere capi di Stato e alti funzionari delle istituzioni dei principali governi occidentali invitandoli ad implementare politiche proattive nel campo dell’educazione. Il suo arrivo all’Eliseo per un incontro con il presidente francese Macron finì sulle pagine dei giornali di mezzo mondo lo scorso anno, così come fecero notizia i suoi tweet mirati a rappresentanti politici e delle istituzioni per sollecitarli sul tema. Rihanna è anche impegnata a costruire scuole e fornire supporto economico e assistenza ai minori in diversi paesi, con la sua organizzazione benefica Clara Lione Foundation.

Evidentemente tutto ciò ancora non basta per superare i pregiudizi che derivano dalla sua immagine da bad girl. Il ministro dell’Istruzione senegalese Serigne Mbaye Thiam ha cercato di sedare le polemiche spiegando che il viaggio di Rihanna nella città di Dakar è stato deciso su un invito della World Education Alliance, con l’obiettivo di discutere questioni d’impatto nazionale e internazionale. Il viaggio è finanziato proprio da Emmanuel Macron, oltre che dal presidente senegalese Macky Sall.