X-Files 11×01 shock: l’identità dell’Uomo che Fuma cambia tutto per Mulder e Scully (recensione)

L'episodio shock di X-Files 11x01 con l'identità dell'Uomo che Fuma svelata, insieme a una serie di altri segreti: il mondo di Mulder e Scully non sarà più lo stesso.

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Per venticinque anni ci hanno detto che la verità è là fuori e che dobbiamo crederci. X-Files 11×01 cambia le carte in tavola e ci dice “Voglio mentire”. La title card del primo episodio dell’undicesima stagione potrebbe innescare l’inizio di una storia ancora più complessa, anche alla luce delle scioccanti rivelazioni sull’identità dell’ambiguo Cigarette Smoking Man, l’Uomo che Fuma.

X-Files 11×01 entra subito nel vivo della mitologia della serie: My Struggle III conclude quanto detto nel finale della scorsa stagione, e per certi versi apre la strada a quello che per venticinque anni era tenuto celato e solo ipotizzato. La clonazione aliena è diventata reale quanto la piaga che minaccia di uccidere la razza umana. Mai come adesso le atmosfere diventano più cupe, cariche di tensione e suspense, portate avanti da riprese febbrili e monologhi interiori sulla paura e la paranoia, che riflettono in maniera indiretta l’America ai tempi di Donald Trump – non a caso, My Struggle III si apre con immagini alternanti dei diversi Presidenti U.S. La title card, dicevamo, ci invita a “mentire” in questa stagione, e ovviamente tra le sequenze iniziali non poteva che esserci il fantomatico sbarco sulla Luna, passato alla storia come la più grande bugia mai creata.

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Torniamo ai protagonisti. Dana Scully ha avuto una crisi, è stata portata in ospedale, e ora ha alterne visioni di William, suo figlio. I medici rivelano un’attività celebrale anomala, e Skinner percepisce un codice nascosto: “Find him (William? L’Uomo che Fuma?).” Dana crede che suo figlio sia in pericolo, e del resto abbiamo già constatato come William sia un adolescente speciale e per questo ricercato dalle forze governative. Restava solo da capire il motivo. Fox Mulder è scettico, e non è da lui, dato che ha sempre creduto a tutte le teorie cospirative. Ed è qui che Chris Carter gioca con la mitologia della serie e ribalta i ruoli di Mulder e Scully.

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Nel “voglio mentire” di inizio episodio, Smoking Man decide invece di uscire allo scoperto (atteggiamento inusuale per un personaggio criptico che ha sempre agito nell’ombra) e rivela la sua vera identità in un turbine di scioccanti conferme e rivelazioni che cambieranno per sempre il mondo di Mulder e Scully. Col vero nome di C.G.B. Spender, padre di Mulder e dell’agente Jeffrey Spender (che in X-Files 11×01 riappare brevemente per avvisare Dana del pericolo per William, l’Uomo che Fuma lentamente snoda il suo piano cospirativo, dal quale apprendiamo che anche Monica Reyes ne fa parte, e sta tentando di convincere anche Walter Skinner a partecipare e successivamente cercheranno di piegare anche Mulder. Per ora l’ex vice dell’FBI è incorruttibile.

Lo shock maggiore arriva alla fine dell’episodio quando Smoking Man rivela a Skinner e Monica di essere il vero padre biologico di William. Il fatto risale a 17 anni fa, e tramite un flashback i nodi vengono sciolti: drogata, l’agente Scully è stata inseminata grazie a tecnologia aliena. William è in sostanza il primo superumano. Spender è convinto che quando sarà il momento Dana si schiererà dalla sua parte, perché sarà costretta a una scelta: Mulder o suo figlio.

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Con questa agghiacciante verità, Chris Carter riscrive X-Files e crea uno scompiglio che potrebbe capovolgere tutto ciò che conoscevamo finora. La scelta dello showrunner di proseguire con questa storyline crea non poche polemiche: già accusato di misoginia, ora rischia di essere giudicato per il modo in cui è stato trattata Dana. In che modo il figlio di Scully sarà coinvolto nella storia, non possiamo prevederlo. Ma il finale di stagione sarà scioccante, parola di Carter, e qualcuno verrà sacrificato forse il bene dell’umanità – o forse per decretarne la disfatta.