Perché Google Assistant non arriva per Samsung, Huawei, Asus e Honor: causa account vecchio, una soluzione

Una soluzione per chi ancora non lo riceve, Google ha preferito attivare l'assistente prima su account più giovani.

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Perché Google Assistant ancora non arriva su alcuni dispositivi Samsung, Huawei, Asus o Honor ma anche su altri smartphone di produttori Android più o meno noti? Nonostante il lancio dell’assistente vocale nel mese di novembre, ancora oggi 2 dicembre sono in molti a non aver ricevuto la nuova e utilissima funzione, come pure testimoniato da un nostro sondaggio. Ma almeno, dopo un’accurata analisi della situazione, possiamo dichiarare che una causa specifica potrebbe essere quella relativa alla natura o meglio “anzianità” dell’account Google di riferimento.

Orecchie ben aperte: sarebbero i possessori in possesso di un account Google abbastanza vecchio a non aver potuto beneficiare finora di Google Assistant. Nonostante il rispetto dei requisiti minimi di sistema, ossia  Android 6.0 Marshmallow e versioni successive1.5 GB di RAM, display con risoluzione 720p e app Google nella versione 6.13 o più recente, ecco che proprio chi utilizza un account Gmail “storico” (magari creato all’alba del servizio quando cioè  l’indirizzo di posta elettronica specifico si otteneva per inviti), non può fare affidamento sull’innovazione più attesa. Una vera e propria disdetta.

La situazione sarebbe così fotografata: chi possiede uno smartphone Samsung, Huawei, Asus e Honor o di altro produttore e prova ad attivare Google Assistant con account tutt’altro che fresco, ecco che probabilmente ancora per un po’ non riuscirà a farlo; Google, lato server, avrebbe dato priorità agli account “più giovani” e quindi chi ne possiede uno datato andrà inevitabilmente in coda, secondo tempistiche non meglio note. Sulla spinosa vicenda, abbiamo trovato conferma anche in questo thread del forum ufficiale Google in cui un utente delinea proprio questo tipo di scenario e un Collaboratore Platinum del servizio assistenza conferma come Google sia all’opera per investigare sul problema e per garantire in tempi ragionevoli il superamento del blocco. Nell’attesa, l’unica soluzione possibile sarà quella di utilizzare un account secondario più recente, magari attivato per l’occasione e il segretario virtuale sarà finalmente a portata di mano.