Andrew Kreisberg cacciato dalla Warner Bros. con effetto immediato, questo è il responso arrivato poco fa dagli Usa e che riguarda il produttore esecutivo dell’Arrowverse e, in particolare, di Supergirl e The Flash. Nei giorni scorsi era stata annunciata la sospensione in attesa della conclusione delle indagini interne arrivate in seguito ad una serie di denunce, e poco fa è arrivata la notizia che conferma il suo addio all’azienda.
Un nuovo triste capitolo che possiamo associare allo scandalo Weinstein è stato scritto oggi pomeriggio negli Usa e questa volta è lontano dai lustrini del cinema e dai red carpet e si addentra in qualche cosa che ci è familiare, un piccolo nucleo come quello delle amate serie tv. Pensare che il marcio sia arrivato tra i corridoi degli studi televisivi dove per almeno nove mesi all’anno si lavora per mettere insieme una stagione creando delle vere e proprie famiglie, fa stare male i series tv addicted e non solo.
Si può provare solo indignazione ed è la stessa che ha spinto la Warner Bros. a mandare via Andrew Kreisberg dopo anni di servizio. I produttori di Flash e Supergirl hanno tagliato ogni legame con Andrew Kreisberg in seguito alle denunce di molestie sessuali da parte di più donne che coinvolgono lo showrunner.
Kreisberg è stato sospeso da WBTV qualche settimana ma a seguito dell’indagine, è stato mandato via dalle quattro serie dell’Arrowverse, da Vixen di CW e ha perso il suo accordo con lo studio: “Il gruppo televisivo della Warner Bros. ha chiuso l’impiego di Andrew Kreisberg, con effetto immediato. Greg Berlanti si assumerà responsabilità aggiuntive e lavorerà a stretto contatto con il produttore esecutivo/co-showrunner Todd Helbing e Robert Rovner e Jessica Queller“.
E una dichiarazione dello stesso Berlanti e Schechter sottolinea: “La Warner Bros. Television Group ha recentemente concluso le sue indagini sulle accuse contro Andrew Kreisberg: abbiamo incoraggiato e sostenuto questa indagine, crediamo e supportiamo le persone che si sono fatte avanti e siamo d’accordo con la decisione dello studio. Nulla è più importante per noi della sicurezza e del benessere di tutti i nostri colleghi.”