280 caratteri. Twitter raddoppia ma gli utenti sono divisi. Una nuova vita oppure un suicidio mediatico? Il dubbio appassiona la Rete. 280 caratteri è la nuova unità di misura del celebre social network che ha costruito la sua fortuna proprio sulla brevità dei caratteri disponibili. In 140 caratteri bisognava riuscire a condensare concetti complessi con uno sforzo di sintesi sovraumano ma certamente apprezzabile. Con 280 caratteri disponibili cambia tutto anche se al momento la novità è stata utilizzata solo dal cinque per cento degli utenti (leggi di più).
Io sono profondamente diffidente rispetto ai 280 caratteri ed il cerchio che si riempe scandendo il conto alla rovescia dello spazio disponibile mi crea ansia. Certo non è obbligatorio usarli tutti insieme, ma di sicuro aumenteranno gli ingombri della timeline e twitter perderà le sue migliori caratteristiche: sintetitcità dei messaggi, velocità di lettura, estrema rapidità nell’interazione. Mi chiedo sinceramente a cosa servano 280 caratteri quando in 140 si potevano condensare concetti di grande complessità. Il cinquettio rischia di diventare una sinfonia e non mi piace.
Dante Alighieri è il più grande autore di tweet che io conosca. “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”. Sono meno di 100 caratteri. Eppure il Sommo Poeta descrive perfettamente la condizioni di un uomo che è giunto alla metà della sua esistenza, ha conosciuto il successo e l’esilio. Un uomo che s’interroga sulla sua condizione esistenziale e percepisce di aver smarrito il senso della vita. Tutta la Divina Commedia è una sequenza di terzine mediamente lunghe 100 caratteri. Un uomo vissuto secoli orsono c’insegna a comunicare nella contemporaneità. 280 caratteri? No grazie, preferisco sforzarsi per rendere importante ogni parola scritta evitando sciocchezze, vanagloria, autoreferenzialità, dettagli inutili e persino dannosi.
La Rete è in subbuglio. La novità dei 280 caratteri va certamente metabolizzata, ma il rischio concreto è che twitter possa perdere il suo fascino e diventare una sorta di facebook logorroico. Io personalmente continuerò a seguire l’esempio dantesco ed a contenere il mio pensiero in pochi caratteri. Spero che anche gli altri utenti facciano altrettanti è twitter ritorni ai suoi meravigliosi 140 caratteri.