Sul web sta circolando una richiesta particolare: alcuni utenti hanno creato una petizione di House Of Cards in cui domandano a gran voce la sostituzione di Kevin Spacey nella serie televisiva con un altro attore. La campagna online è ovviamente indirizzata a Netflix che, a fronte della grossa bufera che sta travolgendo la sua ex star, ha deciso di tagliare i ponti e chiudere la produzione di House of Cards al termine della sesta stagione..
I fan della serie non ci stanno, per questo nelle ultime ore hanno dato il via a questa singolare petizione, disponibile su Change. Ma chi dovrebbe essere il sostituto di Kevin Spacey? Gli utenti non hanno dubbi: la politica può essere anche divertente, non necessariamente seria e complicata. Per questo i fan di Kevin James (attualmente in onda negli USA con la comedy Kevin Can Wait) hanno proposto il loro idolo come il candidato ideale alla guida della Casa Bianca al fianco di Robin Wright, protagonista femminile della serie.
La petizione di House of Cards è stata lanciata dall’australiano Robbie Pyma, che su Change scrive:
Perdere un grande show è dura, non importa per quali circostanze. Tuttavia, con le avversità arriva l’opportunità per una grande di serie di diventare uno dei migliori prodotti televisivi di tutti i tempi. Credo che Kevin James possa portare House of Cards a diventare un amato franchise globale come Game of Thrones e far sì che l’intero mondo si focalizzi su una delle più importanti serie originali di Netflix.
A conferma dello straordinario successo che sta avendo questa campagna, ci sono le oltre 35mila firme di utenti che stanno partecipando alla petizione, nella speranza di attirare l’attenzione di Netflix e del suo amministratore delegato e co-fondatore Reed Hastings. Cliccando sul sito Change è possibile scoprire che i numeri dei firmatari sono in costante aumento, segno che la passione per House of Cards, e la volontà di portare avanti il prodotto anche senza Kevin Spacey, ha raggiunto il consenso mondiale.
Resta da vedere se la petizione giungerà al diretto interessato: cosa ne penserà Netflix?