Ringrazio i tifosi della Lazio che hanno fatto indossare ad Anna Frank la maglietta della Roma. Non è certo un insulto, ma un onore altissimo per la Roma poter schierare tra le proprie fila una come Anna Frank. Io credo che qualsiasi tifoso, di qualsiasi colore dovrebbe applaudire Anna Frank e sognare di vederla giocare con la propria squadra.
Ho detto omaggio e non oltraggio perché io nella mia squadra Anna Frank la vorrei tutta la vita ed in ogni competizione. Questa straordinaria ragazzina rappresenta al meglio i valori più alti dello sport: coraggio, spirito di sacrificio, solidarietà, lotta quotidiana per andare avanti nelle più funeste avversità.
Anna Frank potrebbe giocare in tutti i ruoli ed in tutti i campionati: ha la ferocia di un terzino della Premier League, la qualità tattica di un centrocampista spagnolo, la concretezza di un attaccante tedesco. Anna Frank è il simbolo più alto della sfida contro l’odio razziale, religioso, etnico e culturale. Nel suo Diario – che ovviamente i tifosi della Lazio non hanno mai letto come la stragrande maggioranza degli studenti italiani – emerge il dramma della prigionia ma anche la vittoria dell’umanità in tanto orrore e nell’oscena condizione di reclusi. Anna Frank sogna, studia, litiga, s’innamora in quella cella dalla quale uscirà soltanto per andare a morire in un campo di concentramento. Onore ad Anna Frank la cui morte non è la sua sconfitta, ma la vittoria del coraggio contro la ferocia criminale.
Onore ad Anna Frank! Che il suo volto sia stampato su tutte le magliette e su tutte le bandiere. Che il suo nome sia invocato ed acclamato. Che la sua storia sia letta ed amata. A volte il gesto di bestie acefale come questi tifosi della Lazio può servire a scuotere le coscienze ed a mutare la qualità delle relazioni negli stadi italiani.