Il caso di Harvey Weinstein ha scosso Hollywood e dintorni: dopo lo scandalo che ha coinvolto l’ormai ex produttore cinematografico, anche Finn Wolfhard di Stranger Things ha mollato il suo agente Tyler Grasham, accusato di molestie sessuali su minori. Qualcuno ha dichiarato che lo scandalo che ha coinvolto Weistein altro non ha fatto che “aprire il vaso di Pandora” e ora gli abusi ai danni di attori e attrici si stanno estendendo a macchia d’olio.
Infatti, dopo le accuse a carico del regista James Toback, coinvolto in episodi che riguardano molestie sessuali ai danni di almeno trenta attrici esordienti, nelle ultime ore, il Mike della serie tv targata Netflix ha fatto sapere di aver licenziato il suo agente. Secondo alcune fonti, la decisione che avrebbe portato Finn Wolfhard di Stranger Things ad abbandonare Grasham, risale a una dichiarazione shock dell’attore Blaise Godbe Lipman, che all’epoca dei fatti avrebbe avuto solo 17 anni.
Lipman ha attaccato pesantemente il suo ex agente, dichiarando che Grashman gli avrebbe somministrato alcol e stupefacenti per costringerlo ad avere un rapporto sessuale. L’accusa si sarebbe aggravata dato che il carnefice sapeva dell’omosessualità di Lipman, e avrebbe minacciato di rivelarlo se non avrebbe taciuto sull’episodio.
A seguito della vicenda, i genitori della star 14enne di Stranger Things gli hanno consigliato di licenziare Tyler Grashman e di cercare un altro agente in grado di rappresentarlo, e non mancheranno i grandi nomi a farsi avanti. Finn Wolfhard è un attore in ascesa: oltre la serie Netflix, che gli ha garantito il successo internazionale, il giovane attore è tra i protagonisti di It, nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Stephen King, che in questi giorni è approdato nelle sale.
La seconda stagione di Stranger Things debutterà su Netflix il 27 ottobre e in tutti i Paesi in cui il servizio è disponibile.