Contro le rimodulazioni Wind, Tre, TIM e Vodafone dura posizione di ADUC, link modulo reclamo per pratica scorretta

La consuetudine delle modifiche unilaterali del contratto sotto osservazione. Segnalazioni all'Autorità necessarie.

ADUC

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Era ora che qualcuno prendesse una posizione forte contro le rimodulazioni Wind, Tre, TIM e Vodafone. Un’ associazione dei consumatori riconosciuta come l’ADUC ha di fatto diramato un comunicato stampa nel quale si scaglia contro le pratiche scorrette degli operatori mobili italiani, diventati una vera e propria consuetudine soprattutto in questo 2017.

Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell’ADUC, afferma che la possibilità, pure consentita dalla legge, di modificare unilateralmente i contratti che legano l’operatore al cliente, è diventata oramai una consuetudine. Il rappresentante dell’associazione parla di vero e proprio ricatto ai danni dei consumatori che, molte volte per esigenze personali, sono quasi costretti ad aderire agli ultimi cambiamenti delle condizioni dell’offerta.

Chi, negli ultimi mesi, ha dovuto subire una delle rimodulazioni Wind, Tre, TIM e Vodafone, sa bene che è comunque possibile recedere dal contratto entro 30 giorni lavorativi, all’apparenza senza penali. Ed è qui che per Donvito casca l’asino. Quanti in realtà decidono di recedere davvero considerando precedenti sconti promozionali di cui si è usufruito, magari considerando pure il pagamento a rate di un telefono di cui comunque andranno corrisposte le mensilità mancanti ed eventuali cauzioni? Il presidente ADUC mette al bando poi anche le modalità con le quali i vettori comunicano ai loro clienti il cambiamento di contratto. L’invio via SMS o mail risulta essere non appropriato, visto che una scheda SIM potrebbe pure non essere in uso in quel momento oppure anche un indirizzo mail non consultato da tempo. Si auspicano dunque altre forme di comunicazione per messaggi così rilevanti.

Chiaro come ADUC voglia sottolineare il fatto che tutte le rimodulazioni di Wind, TIM e compagni costituiscono un aggravio notevole per le tasche dei clienti. Anche se solo di pochi centesimi, gli aumenti vanno moltiplicati per il tempo in cui si continuerà ad usufruire del servizio dell’operatore. L’invito dell’associazione è infine quello di segnalare tutte le pratiche dei vettori potenzialmente scorrette all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con questo apposito modulo.