Beyoncé a Houston con Blue Ivy e la madre serve pasti in mensa agli sfollati dell’uragano Harvey

Con la sua fondazione benefica BeyGood, Beyoncé a Houston ha servito cibo agli sfollati dell'uragano che ha devastato la sua città: ecco le immagini


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L’arrivo di Beyoncé a Houston ha portato un po’ di allegria e speranza tra centinaia di sfollati rimasti senza un tetto dopo il passaggio dell’uragano Harvey, che ha fatto cinquanta morti e migliaia di feriti la scorsa settimana.

Sul Texas e sulla Louisiana si è abbattuto l’uragano che ad oggi rappresenta il disastro naturale più costoso della storia e Beyoncé ha deciso di intervenire con la sua Fondazione BeyGood, come aveva promesso una settimana fa.

Impegno mantenuto: la diva di Houston si è presentata nella sua città, in cui è nata e cresciuta, per offrire pasti caldi agli sfollati e ai senzatetto, provando a portare un po’ di sostegno materiale ed emotivo ai cittadini della sua comunità. Insieme a lei anche Michelle Williams, ex membro delle Destiny’s child proprio come Beyoncé, sua figlia Blue Ivy e sua madre Tina Knowles, con la maglietta della fondazione benefica che ha promosso un piano di prima assistenza.

Attraverso la sua organizzazione solidale, Beyoncé ha allestito una mensa e un ricovero presso una delle chiese di Houston, quella governata dal pastore Keion che ha poi personalmente ringraziato la cantante per il suo intervento.

Questo è un esempio incredibile di vita e di amore. Oggi è una celebrazione della sopravvivenza. Voi siete la mia famiglia, la mia casa. (…) Voglio solo dirvi che vi voglio bene“, ha detto Beyoncé tenendo un discorso alle persone riunite alla sua mensa. La stessa cantante si è poi rimboccata le maniche servendo pasti personalmente a circa 400 famiglie di Houston, aiutata dalla madre e ad altri volontari della fondazione BeyGood. La cantante ha dispensato anche abbracci e incoraggiamenti, ha fatto foto con i suoi fan e parlato con un gruppo di famiglie presso la parrocchia del pastore Keion.

L’impegno di Beyoncé con BeyGood per il Texas non termina qui: la raccolta di donazioni è ancora in corso sul sito ufficiale della fondazione e servirà a sostenere la complessa e costosa ricostruzione delle città alluvionate.