Domenico Diele torna a parlare a due settimane dall’incidente in cui ha perso la vita la 48enne Ilaria Dilillo “rea” di viaggiare a bordo del suo scooter e trovarsi nella stessa corsia dell’attore di 1993. La donna è stata balzata sull’asfalto morendo per via del colpo violento e tutto perché – secondo quanto ribadisce ancora oggi – Diele si era distratto.
In una versione si era parlato di un cellulare guasto, il Gip che si è occupato del caso ha parlato di un cd da sistemare nella radio, fatto sta che un’innocente ha pagato con la vita mentre l’attore era al volante senza patente ritiratagli qualche mese fa.
Domenico Diele è finito in carcere con l’accusa di omicidio stradale mentre la donna è stata seppellita dalla sua famiglia o, meglio, suo padre, visto che sua madre era morta qualche tempo fa per via di un male incurabile. Una tragedia che si unisce ad un’altra tragedia mentre Diele attende con ansia un braccialetto elettronico per scontare la sua pena agli arresti domiciliari.
Secondo quanto riporta Napoli.repubblica.it sembra che l’attore che ha prestato il suo volto all’agente Luca Pastore in 1992 e 1993, è sconvolto e travolto dai sensi di colpa ogni notte. Lo stesso Diele ha rivelato: “Soprattutto quando sto al buio, in cella, risento la scena dell’impatto. Continuamente mi tormenta il fatto che su quell’autostrada, dov’era tutto scuro, io non ho visto quella donna“.
Ma questa volta le sue dichiarazioni non si fermano qui e diventano quasi una denuncia e poi un consiglio ai giovani ragazzi: “Il braccialetto: perché non arriva? Come mai non ce ne sono?” [….] “Non fate come me. Non pensate che la droga sia una cosa da niente. Anche se io so che l’incidente maledetto non è successo per quello“.
L’attore in passato aveva fatto uso di droghe e si era messo alla guida dopo averne assunto ad una festa in quel di Matera, almeno così rivelano i test alla cannabis ed eroina ai quali è risultato positivo.