L’arrivo di MXGP 3 sul mercato è senza dubbio una boccata d’aria fresca per gli appassionati di racing game, ancor di più per quella nicchia di centauri appassionati del motocross, sport in cui noi italiani possiamo vantare (tanto per cambiare, trattandosi di due ruote, ndr) un pluricampione del mondo, Tony Cairoli: terza iterazione per il brand Milestone legato ai furibondi bolidi, pronti a solcare ancora una volta i terreni più disparati, con una reattività che quest’anno sembra essere stata portata al limite, e che potrebbe sorprendere in più circostanze. È dunque questo l’anno buono per il motocross digitale?
Il motocross adatto a tutti
Partiamo dalle basi: MXGP 3 è potenzialmente un titolo adatto proprio a tutti. Tante le impostazione con cui smanettare che consentono il giusto grado di sfida a ogni singola tipologia di videogiocatori, dai velocisti più smaliziati, alla loro terza presenza nella serie, finendo ai neofiti che non hanno mai nemmeno sentito lontanamente parlare di motocross (dove vivate? Ndr). Dalla sagacia degli avversari gestiti dall’intelligenza artificiale al numero di giri per ogni singola corsa, passando per la reattività fisica dei mezzi e alle impostazioni per la postura dei piloti e la gestione delle marce, tanti saranno i parametri da settare, ognuno foriero di una diversa percentuale sul guadagno in crediti al termine di ogni singola sessione, sia essa di semplice qualifica o di gara vera e propria.
Sempre pronto ad adattarsi alle esigenze dei giocatori quindi MXGP 3, che come al solito prevederà diverse modalità di gioco, come da canoni degli sportivi stagionali, che garantiranno la presenza della canonica carriera, a cui si affiancheranno gli altrettanto canonici time trial e il multigiocatore: su quest’ultimo ben poco c’è da dire, vista l’eccessiva carenza di utenti con cui concentrarsi, un fattore che accentua ancor di più l’orientamento squisitamente singleplayer del titolo Milestone. Una volta avviata la carriera in MXGP 3, i giocatori potranno scegliere tra le scuderie che permetteranno di correre Wild Card alcune gare del campionato in corso, in modo da ritagliarsi un posto nel panorama corsistico, e incentivare altre scuderie (così come gli sponsor) a offrire un contratto per la nuova stagione. Dato il via al campionato vero e proprio, in MXGP 2, i giocatori avranno l’onore e l’onere di portare al proprio team più punti possibile, rispettando le indicazioni della scuderia che saranno dinamiche e in linea al comportamento in pista nelle gare precedenti: vincere due gare consecutive spingerà ovviamente la scuderia a chiedere di racimolare più punti, sull’onda dell’entusiasmo, piuttosto che due scialbi dieci posti, con la squadra che si accontenterebbe anche di migliorare di una sola piazza il posizionamento nel gran premio successivo. Il tutto, come detto in apertura, permetterà ai giocatori di incamerare conio sonante da spendere tanto nella personalizzazione del proprio alter ego digitale quanto in nuovi pezzi per la moto, utili a migliorarne le prestazioni in pista: in tal senso ricchissima la selezione di oggetti, provenienti dalle più blasonate marche, e che garantiranno la giusta differenziazione a tutti i fan più sfegatati dell’ambiente del tuning prestazionale.
Ci vuole un fisico (o una fisica?) bestiale!
Prestazioni in pista che saranno garantite ovviamente dagli utili power up presenti all’interno dello store digitale di MXGP 3, ma che in fin dei conti nulla potranno contro l’impietosa legge della pista: rinnovata la fisica da parte dei ragazzi di Milestone, che propongono nel loro titolo una risposta agli input dei giocatori quanto mai veritiera anche in relazione alle condizioni del fondo su cui transiteranno le moto. Questo varierà di tracciato in tracciato, con diverse tipologie di terreno che reagiranno in maniera diametralmente opposta alle sollecitazioni esercitate dal passaggio ripetuto delle due ruote, con la situazione che verrà esasperata all’inverosimile in caso di pioggia: un vero e proprio inferno di acqua e fango attenderà infatti i giocatori in questo caso, con le cadute che saranno potenzialmente davvero dietro a ogni singola curva. Unico metodo reale per restare in sella in MXGP 3, nonostante la propria moto possa sembrare un toro imbizzarrito, sarà quello di assecondare la propria cavalcatura evitando brusche sterzate, che altro non faranno che rallentare la corsa finendo il più delle volte per condurre all’esterno del tracciato, con conseguente perdita di utilissimi secondi.
Sotto il profilo grafico, MXGP 3 sorprende decisamente, con le sequenze scriptate, precedenti l’avvio della gara, che saranno paradossalmente di qualità inferiore rispetto allo stesso gioco vero e proprio: se la fisica dei mezzi e dei tracciati è stata curata in maniera maniacale, lo stesso lo possiamo dire dei modelli poligonali, finemente riprodotti, a cui si affiancherà il rombo delle due ruote quanto mai verosimile, che gratificherà l’udito dei centauri più smaliziati, e che accompagnerà per le numerose ore che occorreranno per scalare le classifiche e laurearsi campione del mondo nella serie regina.
Conclusioni
MXGP 3 è un titolo che diverte senza troppi fronzoli, garantendo il giusto grado di sfida tanto ai nuovi arrivati quanto ai giocatori più navigati, grazie a una serie di parametri liberamente impostabili e che accentueranno l’immersività garantita dal titolo Milestone. Certo, qualcosa in più la si sarebbe potuta fare sotto il profilo contenutistico per quanto concerne la carriera, con qualche opzione che permettesse ai giocatori di interagire con stampa e tifosi non lasciando all’utente il mero compito di selezionare la gara successiva, ma queste potrebbero essere tutte ottime idee da implementare all’interno del prossimo capitolo della serie.
Pro
- Fisica di tracciati e moto molto realistica
- Graficamente molto curato
Contro
- Multiplayer troppo “vuoto”
- Carriera contenutisticamente scarna
VOTO FINALE: 8/10