Cannes 2017, “The Square” di Ruben Östlund vince la Palma d’oro

Il premio più importante va al relativamente noto regista svedese. I migliori attori sono Joaquin Phoenix e Diane Kruger. Spazio alle donne, col premio per la regia a Sofia Coppola. Si chude un'edizione di Cannes che non ha brillato per qualità.

Cannes 2017, The Square di Östlund vince la Palma d'oro

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Alla fine, un po’ a sorpresa ma non troppo, la Palma d’oro di questa edizione numero 70 del festival di Cannes, è andata a The Square, il film del regista svedese Ruben Östlund, una feroce satira del mondo dell’arte contemporanea e di certa borghesia che aveva convinto fino a un certo punto i critici. Ma in realtà, come è stato ripetuto più volte dagli addetti a lavori, il concorso di Cannes 2017 non ha presentato una sola pellicola in grado di convincere tutti, in una rassegna decisamente sottotono.

Non deve essere stato quindi facile il lavoro della giuria presieduta da Pedro Almodóvar, che arrivando sul red carpet dell’atto conclusivo del festival ha ammesso che quello affrontato insieme ai suoi giurati è stato “un duro lavoro”. E l’esigenza di mediazione tra punti di vista differenti – ricordiamo che gli altri votanti erano gli attori americani Will Smith e Jessica Chastain, il nostro Paolo Sorrentino, l’attrice cinese Fan Bingbing, la regista tedesca di Toni Erdmann Maren Ade, l’attrice e regista francese Agnès Jaoui, il regista coreano Park Chan-wook (Old Boy) e il musicista libanese Gabriel Yared – si è capita subito all’annuncio del primo premio, quello per la miglior sceneggiatura, addirittura un ex aequo a Yorgos Lanthimos ed Efthimis Philippou, per The Killing of a Sacred Deer, e Lynne Ramsey per You Were Never Really Here.

Come avevamo previsto, c’è stato spazio anche per le donne, anche se non sui gradini più alti del podio: oltre alla sceneggiatura alla Ramsey, infatti, Sofia Coppola ha ricevuto il premio per la regia per The Beguiled, storia di un soldato che trova ricetto in un collegio femminile durante la guerra di secessione e pensa di poter approfittare della situazione. Un film con un luminoso cast al femminile, tra cui anche Nicole Kidman, simbolo di Cannes 2017, con le sue ben quattro partecipazioni tra concorso e fuori concorso: e forse per ringraziarla di tutta la visibilità che ha dato alla manifestazione, le è stato stato assegnato il premio speciale per la 70esima edizione del festival.

Per i premi agli attori le attese della vigilia sono state tutto sommato rispettate: Diane Kruger come previsto ha vinto per la migliore interpretazione femminile per il suo ritratto di donna in cerca di vendetta di In the fade di Fatih Akin. Tra gli uomini Joaquin Phoenix sul filo di lana ha avuto la meglio sull’altro favorito Robert Pattinson, in un altro ruolo molto duro, quello del veterano di guerra che cerca di salvare una prostituta in You Were Never Really Here, una parte che a tanti ha ricordato il Travis Bickle di Robert De Niro in Taxi driver.

Il Gran premio della Giuria è invece andato all’unico film capace di mettere d’accordo i critici (e il pubblico) di Cannes 2017, 120 Battements par minute di Robin Campillo, il racconto del movimento di attivisti anti-Aids nella Parigi degli anni Novanta, una storia in cui il regista ha potuto mettere molto di autobiografico. A vedere la standing ovation riservata al film, viene da pensare che forse è questo il vincitore morale del festival, arrivato però da un regista non dotato d’una patente di autorialità tale da consentirgli l’accesso alla Palma d’oro.

Palma d’oro che è invece andata, come dicevamo a The Square, di Ruben Östlund, che aveva al suo attivo già film interessanti come il bel Forza maggiore, altra storia che girava intorno a ipocrisie e convenzioni borghesi. Adesso il regista svedese si gode la sua definitiva incoronazione ad autore, in un concorso che contava nomi prestigiosissimi come Michael Haneke, completamente ignorato dal palmarès, e dunque forse il grande sconfitto di questo Cannes 2017. A proposito: il presidente Almodóvar è stato di parola, a i film targati Netflix, Okja e The Meyerowitz Stories, non è andato alcun riconoscimento: solo un caso?

Questa la lista dei premi:

Palma d’oro: The Square di Ruben Östlund
Gran premio della Giuria120 Battements par minute di Robin Campillo
Premio per il miglior attore: Joaquin Phoenix, You Were Never Really Here
Premio per la migliore attrice: Diane Kruger, In the fade di Fatih Akin
Premio della Giuria: Loveless di Andrey Zvyagintsev
Miglior Regia: Sofia Coppola, The Beguiled
Premio per la sceneggiatura: ex aequo a Yorgos Lanthimos ed Efthimis Philippou, per The Killing of a Scared Deer, e Lynne Rasmey per You Were Never Really Here
Premio Camera d’Or opera prima: Jeune femme di Léonor Serraille
Palma d’oro per il Cortometraggio: A Gentle Night di Qiu Yang
Menzione speciale per il Cortometraggio: Katto (The Ceiling) di Teppo Airaksinen