The 100 4×12 torna nello spazio per il finale di stagione: è Clarke la chiave di tutto? (promo 4×13)

The 100 4x12 torna alle origini della serie, volando nello spazio: il destino dell'umanità è nelle mani di Clarke e i suoi amici. La nostra recensione e il promo 4x13.


INTERAZIONI: 74

Quando The 100 debuttò per la prima volta tre anni fa, ci venne detto che una parte della razza umana era sopravvissuta a una prima apocalisse nucleare che aveva distrutto la Terra. Cento giovani delinquenti vennero perciò inviati per trovare le giusti condizioni di vita favorevoli per ripopolarla. Adesso, in The 100 4×12, dopo un’altra mattanza, i clan decimati combattono di nuovo per la loro sopravvivenza, cercando le condizioni favorevoli di vita nello spazio. The Chosen, penultimo episodio della quarta stagione, ribalta il concetto, tornando alle origini della serie tv.

La crescita di Octavia continua ad essere sorprendente e, a costo di sembrare ripetitivi, resta uno dei personaggi migliori e più interessanti dell’intero show. Il faccia a faccia con Jaha tira fuori tutto il suo risentimento verso un uomo che, per quanto abbia cercato di redimersi, alla fine è rimasto quel malvagio ed egoistico Cancelliere da cui con timore doveva nascondersi mentre erano nello spazio. Octavia riaffronta le sue paure, stavolta con coraggio, rinnegando le sue origini. Il suo discorso meriterebbe un applauso: “Sono una di voi? Mi hai fatto nascondere sottoterra. Non mi nascondo più ora.” Quando aveva vinto quella sottospecie di Hunger Games, Octavia aveva fatto una promessa: non avrebbe salvato solo la sua gente, ma tutti i clan. La vita di ogni persona è fondamentale.

Alla luce di quanto accaduto nello scorso episodio, tra Clarke e Bellamy c’è ancora molta tensione. La missione per salvare Raven, a cui partecipano anche Murphy ed Emori, permette loro di chiarire le loro divergenze. I Bellarke sono così: litigano, hanno opinioni diverse e molto spesso scelgono strade differenti, ma alla fine trovano sempre un modo per tornare indietro ad aiutarsi e supportarsi.

Il vero protagonista di The 100 4×12 è però il bunker e ciò che accade tra i sopravvissuti. La storia continua a ripetersi, e sembra proprio non averci insegnato nulla in quanto a preservazione della propria razza: l’unico modo per fermare l’imminente lotta tra i vari clan è quella di tornare al piano originale, i prescelti della lista dei 100 scritta da Clarke. Il bunker viene invaso da un gas che li lascia incoscienti. Un piano orribile, che ci riporta al massacro di Mount Weather, a cui Marcus è costretto, riluttante, ad assecondare. Quella dicitura impressa nel bunker, “Dalle ceneri, risorgeremo” assume un altro terribile significato. Il prezzo della sopravvivenza, ancora una volta, è costato la vita a molti.

Al di là di quanto accade, c’è del sentimentalismo e della speranza nell’episodio The 100 4×12: ogni “I love you” non è messo al caso. Abby decide di non salvarsi a causa della sua malattia e saluta Marcus dicendogli che lo ama – abbiamo visto relativamente poco di loro due in questa stagione, se non qualche sprazzo di felicità; Abby dice a sua figlia di volerle bene, come se fosse convinta di non rivederla più; Murphy confessa ad Emori di amarla, forse per la prima volta.

Il finale di The 100 4 ripartirà proprio da qui: i magnifici 8 (Clarke, Bellamy, Raven, Emori, Murphy, Monty, Harper ed Echo) volano nello spazio, verso l’Arca, augurandosi di trovare cibo ed acqua a sufficienza per i prossimi cinque anni. Basterà il sangue nero di Clarke per salvarli? E cosa potrebbe andare storto? C’è un problema: e se si realizzasse quanto scritto nella presunta sceneggiatura rilasciata online qualche mese fa?