Tea Falco in 1993 da pecora nera a samurai, la rivoluzione di Bibi Mainaghi vista dall’attrice (video)

Il racconto del personaggio di Tea Falco in 1993: una nuova Bibi Mainaghi nella seconda stagione della serie

Tea Falco in 1993

INTERAZIONI: 7

Il personaggio di Tea Falco in 1993 è quello che subisce il cambiamento più radicale rispetto alla stagione precedente: Bibi Mainaghi, giovane rampolla di una famiglia di imprenditori dell’industria farmaceutica coinvolta nello scandalo delle tangenti nella sanità pubblica, sarà costretta suo malgrado a prendere le redini di un impero e farlo funzionare.

1993 LA SERIE: CAST E PERSONAGGI

Criticatissima per la sua interpretazione, in particolare per la dizione confusa che ha generato grandi ironie in rete, Tea Falco sembra aver incassato il colpo delle critiche ed aver affrontato entusiasta l’evoluzione che ha portato alla nuova Bibi in 1993.

Da figlia di papà viziata, tossicodipendente, ribelle rispetto alle convenzioni ma anche tremendamente bisognosa d’affetto, la pecora nera della famiglia si trasforma in una donna d’affari, diventando il nuovo capo delle imprese di famiglia.

“Ce la siamo immaginata come una sorta di Uma Turman in Kill Bill: Bibi diventa una samurai che combatte contro le forze del male” dice Tea Falco del suo personaggio. Pur con tutte le sue fragilità, già ampiamente sviscerate in 1992, Bibi si ritrova in una posizione di comando, con tutte le responsabilità che questo comporta: decide di collaborare coi giudici. Un tratto comune rispetto alla prima stagione è la solitudine che la circonda, visto che Bibi continua a sentirsi isolata. Il suo rapporto col poliziotto Luca Pastore, che è in cerca di giustizia e continua ad indagare sullo scandalo del sangue infetto di cui è rimasto vittima a causa di una trasfusione, continuerà a turbarla.

Costretta a crescere a causa delle responsabilità che avrà nei confronti del fratello e dell’eredità del padre, Bibi avrà difficoltà a gestire questo peso che la costringe ad aprire gli occhi sul lato oscuro del potere di cui dispone.